Nardò: il dimensionamento scolastico fa infuriare la comunità e lo schieramento d'opposizione. Sulla faccenda la maggioranza neanche convoca l'apposita commissione e fa le barricate

Nella giornata di oggi i consiglieri comunali Alberto Egidio Gatto, Lorenzo Siciliano, Carlo Falangone, Pierluigi Tarantino e Daniele Piccione hanno recapitato una richiesta all’indirizzo del presidente dell’assise consiliare Antonio Tondo e all’attenzione del segretario comunale Carlo Verdesca.

Nella richiesta che è stata protocollata gli esponenti dell’opposizione “Essendo ampiamente decorso il termine perentorio di cinque giorni previsto dall’art. 5 del Regolamento delle commissioni consiliari per la convocazione della V commissione consiliare richiesta dagli stessi il 23 gennaio scorso per trattare del dimensionamento scolastico per l’anno 2024-2025”, stante l’inspiegabile inerzia della Presidente della commissione la invitano e la diffidano formalmente a voler convocare la suddetta commissione senza ulteriore ingiustificato indugio. I consiglieri evidenziano che nell’eventualità in cui si dovesse persistere si vedranno costretti ad adire le competenti autorità al fine di garantire il democratico contraddittorio su una tematica che da giorni interessa e preoccupa la nostra comunità. Che sulla questione si sia sollevato un gran polverone e che vi sia un gran fermento appare evidente.

Sulla piattaforma “Change.org” pare che le madri dei ragazzi che frequentano le classi del "Don Lorenzo Milani" di Nardò, abbiano lanciato una petizione per raccogliere firme affinché si blocchi il Piano di dimensionamento scolastico. Sono preoccupate dinanzi al rischio che ci possano essere dei cambiamenti nell'organizzazione scolastica dei loro figli. Sulla questione spinosa anche il PD ha convocato addirittura una conferenza stampa per illustrare i nodi di un dimensionamento scolastico che appare sempre più, anche per la maggioranza, un rebus di difficile soluzione.

La Scuola rischia di essere il tallone d’Achille del governo di estrema destra. Come ha evidenziato per altro l’abbattimento della scuola media primo nucleo su cui Mellone ha deciso di procedere per sostituire l’edificio con un parcheggio. La nuova scuola dovrebbe sorgere non in centro ma nella zona 167. Il comitato sorto a difesa della Scuola non ha avuto migliore fortuna. Le giuste rivendicazioni a sostegno della “Prima storica scuola media di Nardò. Un punto di riferimento fisico e simbolico. Una scuola viva, funzionante, con centinaia di iscritti, su cui sono stati investiti tanti finanziamenti pubblici, che serve buona parte della città” non hanno sortito alcun ripensamento. La Dag Hammarskjöld verrà demolita nonostante la comunità abbia in larga parte espresso la sua contrarietà.

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