Collaudatore in moto muore sulla pista Porsche in Salento. Fioretti, UIL:"Servono misure di prevenzione serie, formazione, più fondi per potenziare i controlli"

Un driver dipendente di una ditta esterna, Mattia Ottaviano, di 36 anni, di Tuglie (Lecce), è morto stamattina sulla pista della Nardò Technical Center, il centro prove di proprietà Porsche gestito da Porsche Engineering. 

 

A quanto è dato di sapere, il collaudatore era in sella di una motocicletta che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata con un'auto. Il conducente della vettura è rimasto ferito. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di Polizia e della Polizia Locale. Le attività all'interno della pista al momento sono state sospese.

"Cos’altro bisogna attendere che accada perché vengano assunti provvedimenti drastici? Sono anni, ormai, che la Uil sollecita interventi strutturali per raggiungere l’obiettivo di ‘Zero morti sul lavoro’, ma dal Governo ancora nessun atto concreto. Dopo la strage sul lavoro di Firenze, oggi l'ennesima vittima a Nardò, la morte di un giovane collaudatore di soli 36 anni, notizia scioccante che abbiamo appreso proprio mentre era in corso il nostro sit-in davanti alla Prefettura di Lecce. È ora di dire basta! Mobilitiamoci tutti affinché la Sicurezza sul lavoro sia davvero una priorità per il Governo. Servono misure di prevenzione serie, formazione, più fondi per potenziare i controlli, serve introdurre un sistema di premialità per le aziende virtuose che investono in Sicurezza. Tutta la Uil si stringe attorno ai familiari della giovane vittima sul lavoro di Nardò e degli operai morti a Firenze. Queste immense tragedie e tutti gli altri incidenti mortali sul lavoro ci rendono un Paese incivile. Non basta più dirsi costernati o addolorati, è tempo di assumere decisioni forti per tutelare la sicurezza, la salute e la vita di chi lavora".

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