Maurizio Leuzzi:"Siamo noi, proprio a Nardò, i primi che invece di indignarci e di reagire, facciamo finta di non sapere e di non vedere cosa succede!"

Un terremoto politico scuote l’intera penisola, e si arricchisce ogni giorno di nuove indagini. Verità disarmanti che stanno delegittimando i tanti politici di professione che da anni ormai hanno fatto delle rispettive cariche istituzionali centri di comando da difendere a tutti i costi, per assicurarsi sempre maggiori privilegi e maggiore potere con la forza del proprio consenso elettorale. Maurizio Leuzzi non le manda certo a dire. "Politici senza scrupoli i cui metodi per controllare il voto e mantenere le proprie postazioni di potere si scopre essere da anni caratterizzati da favori e voti di scambio, tangenti, appalti agli amici degli amici, connivenze con la malavita. E D’altronde non abbiamo bisogno di guardare troppo lontano per renderci conto del degrado della politica. Solo che a Nardò sembra ci si sia ormai assuefatti a dinamiche simili, al punto che non fanno notizia e neppure se ne parla. E così non ci facciamo mancare nulla. Dai candidati che vengono ripagati del loro impegno elettorale con incarichi professionali, o i cui parenti si ritrovano per incanto assunti qua e là. Alle società nate dal nulla appositamente per gestire immobili pubblici. Alle piazze cittadine messe a disposizione degli amici che assicurano voti o candidati. Per non parlare del mistero su un’indagine senza fine riguardo la questione “firme false”, o su quella mai portata avanti in merito al “miracoloso” furto dei relativi faldoni. Un degrado generale di cui i partiti politici sono i primi responsabili. I cui referenti si sono arrogati il diritto di decidere chi debba rappresentarci (spogliandoci del voto di preferenza), e oggi fanno i censori degli indagati che loro stessi hanno voluto nelle rispettive liste pur di non rinunciare ai loro voti. Quegli stessi partiti che ormai da anni fingono di non capire che è proprio questo andazzo che induce l’elettore a non avere più fiducia nella politica, tanto da rinunciare al proprio diritto di voto! O che, più semplicemente, trovano tale disimpegno del cittadino verso la politica persino funzionale ai loro scopi. Insomma, questa è la politica che ci meritiamo, a tutti i livelli. Giacchè siamo noi, proprio a Nardò, i primi che invece di indignarci e di reagire, facciamo finta di non sapere e di non vedere cosa succede!"
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