A Koreja una serata dedicata alla libertà di essere o non essere. In scena la compagnia Teatri di Vita con lo spettacolo evǝ con Eva Robin’s e poi, tutti in pista con Tekemaya e la sua band

In origine Dio creò l’uomo, poi anche la donna da una sua costola, ma solo come un ripiego, solo perché Adamo non aveva trovato l’animale giusto con cui passare il tempo. Così sta scritto nella Genesi e così è rimasto nelle società improntate al patriarcato e al sessismo, fino ad oggi.

 

Lo ricorda Jo Clifford, drammaturga e performer inglese, nel graffiante evǝ, che porta in scena i racconti, di volta in volta comici, caustici, drammatici, fantasiosi, di persone che non si vogliono identificare in quella storia biblica di subalternità e rigida divisione binaria, perché sono donne, uomini e anche qualcosa in mezzo.

Il 22 dicembre alle ore 20.45 i Cantieri Teatrali Koreja ospitano Teatri di Vita con evǝ tratto proprio dal monologo di Clifford e tradotto da Stefano Casi, in cui Andrea Adriatico, regista teatrale e cinematografico, ritorna a indagare sui temi di genere con una compagnia di tantǝ “evǝ” che moltiplicano l’originario monologo in un coro di identità e fluidità. Un sistema che, strategicamente, avvolge la platea per rendere ogni partecipante al rito teatrale parte attiva e mezzo, oltreché oggetto, di riflessione.

In scena, fra gli altri, Eva Robin’s, icona trans dello spettacolo italiano, attrice di film diretti da Dario Argento, Damiano Damiani, Maurizio Nichetti, Alessandro Benvenuti

Partendo dalla vita di William, che ancora bambino, amava giocare con le bambine e si è sempre avvertito “nel mezzo, un po’ degli uni e un po’ delle altre”, lo spettacolo rimanda a dibattiti più ampi sulle identità ma, soprattutto, sulla dissoluzione di vecchi schemi, certamente binari e assoluti. Schemi che oggi appaiono in crisi più che mai eppure hanno ancora il potere di imprigionare e colpire ogni singolo individuo.

A seguire Merry Dragmas, Darling! La scoppiettante Drag Queen Tekemaya, dopo aver partecipato a The Voice of Italy e Domenica In, presenta un concerto dedicato alle icone della musica italiana; intramontabili successi da cantare e ballare, tra lustrini e paillette…in compagnia dalla sua super band: Raf Qu alla chitarra; Giulio Rocca alla batteria; Paco Carrieri alla tastiera; Emanuele Calvosa alla tromba e Alessio Gaballo al basso.

 

evǝ

riflessǝ in Andrea Adriatico

di Jo Clifford

traduzione di Stefano Casi

con Eva Robin’s, Patrizia Bernardi, Rose Freeman

e Anas Arqawi, Met Decay, Saverio Peschechera

scene e costumi di Andrea Barberini e Giovanni Santecchia

immagine e grafica di Filippo Partesotti

cura di Saverio Peschechera

tecnica Lorenzo Fedi

produzione Teatri di Vita

con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Ministero della Cultura

in accordo con Arcadia & Ricono ltd

per gentile concessione di Alan Brodie representation limited.

 

 

Jo Clifford è una drammaturga e performer inglese, di base a Edimburgo, ha scritto oltre cento opere teatrali, e le è stato assegnato il premio Olwen Wymark. Tra le sue opere, il controverso The gospel according to Jesus, queen of Heaven. God’s new frock, titolo originale di evǝ, è stato scritto nel 2002 e presentato in Italia nel 2007 all’interno di Intercity Festival. Durante il lockdown ha scritto svariati pezzi per teatri e radio inglesi, oltre che due brevi sequenze teatrali per la sua compagnia Queen Jesus Productions. Attualmente sta lavorando all’opera The not so ugly duckling con Maria MacDonel e The Covid requiem con Lesley Orr per il teatro di Pitlochry.

Andrea Adriatico compone partiture della parola e dello spazio, facendo base nella “casa” bolognese di Teatri di Vita creata nel 1993: spettacoli che spesso incontrano drammaturgie dense come quelle di Koltès, Pasolini, Beckett, Copi, Jelinek, interlocutori privilegiati di un modo autorale di creare concerti di corpi e voci, attraversando con i suoi lavori numerosi festival da Santarcangelo alla Biennale Teatro. Al cinema racconta rimozioni intime e pubbliche in documentari e film drammatici, presentati e premiati in festival internazionali, fino all’ultimo Gli anni amari, prodotto con Rai Cinema e dedicato alla vita di Mario Mieli

Eva Robin’s, icona trans dello spettacolo italiano, alterna la sua presenza come attrice in televisione, al cinema (in film diretti da Dario Argento, Damiano Damiani, Maurizio Nichetti, Alessandro Benvenuti) e in teatro, dove debutta nel 1993 al Festival di Santarcangelo ne La voce umana con la regia di Andrea Adriatico, con il quale calca le scene in molti altri spettacoli, attraversando autori come Cocteau, Copi, Beckett, Jelinek. Sempre in teatro ha lavorato con altri registi come Valter Malosti e Leo Muscato (in Tutto su mia madre, che le è anche valso la nomination al premio Ubu 2011).

Patrizia Bernardi è attrice e cofondatrice insieme a Andrea Adriatico di Teatri di Vita e della compagnia :riflessi. Come attrice, è stata diretta da Adriatico in numerosi spettacoli, come Is, is oil, Un pezzo per sport, La maschia e Madame de Sade, per il quale viene candidata nel 1999 al premio Ubu come migliore attrice. Dal 2009 è tra le protagoniste della rinascita culturale de L’Aquila con l’associazione Animammersa, nata dall’esigenza di raccontare e raccogliere attraverso diverse forme d’arte le testimonianze sul terremoto che ha distrutto la città, con la creazione di spettacoli e progetti artistici .

Rose Freeman è regista e performer, scrive, insegna e produce teatro. In particolare ha diretto, tra l’altro Die Liebe der Danae di Strauss al Pittsburgh Opera Festival, L’histoire du soldat di Stravinskij alla Temple University, Die Freischütz di Weber al Third Eye Theatre, che ha contribuito a fondare. Ha diretto opere liriche, spettacoli teatrali, performance di burlesque, concerti hip hop, e conduce workshop di opera e musical. Insegna alla Temple University di Philadelphia, dopo aver insegnato a Chicago. Il suo pronome gender-neutro è “zie/zir”.

Anas Arqawi ha studiato teatro al Freedom Theatre di Jenin in Palestina, dove ha poi recitato in spettacoli diretti da Nabil Al-Raee e Micaela Miranda. A Teatri di Vita, con la regia di Andrea Adriatico, ha preso parte a La maschia di Claire Dowie e al film Gli anni amari.

Met Decay, danzatrice e performer, ha preso parte, tra l’altro, a spettacoli con il Teatro di Sacco (per la regia di Roberto Bisulli) e con i coreografi Daniela Malusardi, Mauro Bigonzetti, Sara Libori e Arianna De Angelis Marocco.

Strade Maestre 2023-2024, è un progetto di Koreja realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Unione Europea, Regione Puglia Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio; Comune di Lecce; in collaborazione con Teatro Pubblico Pugliese. Partner Culturali: Università degli Studi di Lecce; Adisu Puglia; Associazione Palchetti Laterali; Pupilla - libri, giochi, attività di Brindisi, SemiMinimi libri musica e giochi per piccoli e più piccoli di Lecce, Associazione Per un Sorriso in più e la Cooperativa Terradimezzo.

Teatro Koreja

Info e prenotazioni: 0832.242000

Rivendite biglietti: Teatro Koreja e su vivaticket.it e rivendite aderenti al circuito

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