Il consiglio comunale di Nardò si è insediato da due anni e 4 mesi. La commissione di controllo e garanzia, uno dei pochi strumenti affidati anche all’opposizione, è stata convocata dal suo presidente, il consigliere comunale Carlo Falangone, in quota all’opposizione, una ventina di volte. La vicenda ha dell’incredibile ma la commissione non si è mai svolta.
Tutti i tentativi sono andati incredibilmente a vuoto. E sapete per quale ragione? Perché la maggioranza non vi ha mai partecipato, anzi i consiglieri della maggioranza hanno sempre fatto venir “mestamente“ meno il numero legale. Svilendo la stessa funzione e lo stesso ruolo di chi siede nell’assemblea municipale, ossia loro stessi. L’ennesima convocazione notificata a tutta l’assemblea consiliare nella giornata di ieri fissa la riunione della commissione per domani alle 8.30 ed in seconda convocazione venerdì 28 settembre alle 11, sempre nell’aula dedicata alla memoria di Renata Fonte. Questa convocazione se andasse deserta sarebbe la 21esima, un piccolo record di mancato svolgimento e di grave inefficienza. Il presidente Falangone ha notificato la riunione, per l’ennesima volta, al Sindaco, e al presidente del consiglio comunale Andrea Giuranna che, anche in virtù del suo ruolo super partes, dovrebbe attentamente vigilare a riguardo. Anzi proprio il Presidente del consiglio comunale “deve” far sì che il Consiglio comunale svolga il proprio ruolo nell'interesse della collettività che proprio in quel civico consesso ha riposto la sua fiducia.
ECCO TUTTI I NOMI DEI COMPONENTI DELLA COMMISSIONE DI CONTROLLO, C’E’ ANCHE L’EX SINDACO VAGLIO - Ma chi sono i componenti della settima commissione? Ebbene i membri che dovrebbero presenziare sono per la maggioranza Marcello Greco (Andare Oltre), Antonio Salvatore Romano (Andare Oltre), Eleonora Colazzo (Andare Oltre), Augusto Greco e Giuseppe Verardi (Giovani in Azione-Movimento Regione Salento), Paola Mita che è vice presidente della Provincia e non solo esponente di Forza Nardò alias Forza Italia, Fabrizio Durante (Movimento politico Libra), Paolo Arturo Maccagnano (Grande Nardò), Antonio De Mitri (Tutto per Nardò), Luigi Venneri (Pippi Mellone sindaco) l’ex sindaco Antonio Vaglio, Cesare Dell’Angelo Custode, (in quota alla Lega Salvini Premier), Paolo Maccagnano (Fronte Democratico Neritino), e per l’opposizione Lorenzo Siciliano, e Giancarlo Marinaci. All’ordine del giorno questa volta l’elezione del vice presidente della commissione, la verifica e lo stato di attuazione delle linee di mandato, e la verifica dello stato dei lavori dell’efficientamento energetico.
LE LINEE PROGRAMMATICHE DI MANDATO, LE PREVEDE LA LEGGE MA A NARDO’ NON SI CONOSCONO - Non sono questioni di poco conto. Perché ad oggi il primo cittadino non ha ancora presentato al Consiglio, così come prevede la legge (Il TUEL, all’art. 46,) nei termini previsti dallo Statuto, le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Si tratta di un documento rilevante e la commissione di controllo e garanzia tra i suoi compiti ha proprio quello, improbo in questo caso, di verificare quanto viene eseguito a rispetto del mandato amministrativo. Le linee programmatiche di solito sono condivise con la Giunta e sono la guida per portare avanti l’azione amministrativa del nostro Comune. L’efficientamento energetico è un progetto impegnativo sul piano finanziario, e ha una importante ricaduta sugli interventi di manutenzione che riguardano l’illuminazione pubblica presente sul territorio.
LA COMMISSIONE DI CONTROLLO E’ ANCHE UNA COMMISSIONE DI INDAGINE - Ebbene, le commissioni aventi funzioni di controllo e di garanzia potrebbero considerarsi, come ha sostenuto parte della dottrina, una specie del medesimo genere delle commissioni di indagine. Tale assunto è confermato dalla circostanza che la materia è trattata nello stesso art. 44 del dlgs. n. 267/2000. Tuttavia, ferma restando la tutela della minoranza che si concretizza nell'affidamento della presidenza della commissione permanente ad un consigliere dell'opposizione, una volta costituita, l'attività istituzionale di tale commissione segue la dinamica delle altre commissioni permanenti, nel rispetto comunque delle competenze amministrative demandate previamente agli uffici comunali. Il rispetto per le istituzioni si pretende da chi ne riveste il ruolo ma soprattutto lo si deve alla comunità che ha legittimamente eletto i suoi rappresentanti in seno al consiglio comunale. Il presidente del consiglio comunale e probabilmente anche il primo cittadino dovrebbero esserne a conoscenza.