Ancora deserta la seduta della commissione di Controllo e Garanzia convocata stamattina a Palazzo Personè alle 8.30. Si tratta della 26esima convocazione. La maggioranza boicotta la commissione per far saltare la discussione in questo caso sulle linee programmatiche del sindaco, (che attendono di essere presentate da oltre 2 anni, sic!) e l’efficientamento energetico.
Le continue assenze dei consiglieri comunali alle sedute della Commissione presieduta dal consigliere Carlo Falangone impediscono di fatto il regolare svolgimento dell’attività di controllo e di garanzia amministrativa, motivo per cui si è determinato un gravissimo vulnus istituzionale, che lascerebbe presagire nefaste conseguenze. Falangone ha ripetutamente avvisato della vicenda il Prefetto, ad oggi però senza alcun esito. Sua Eccellenza il Prefetto dovrebbe intervenire a garanzia del buon andamento dell’attività amministrativa, l’assenza reteirata dalla commissione prevede infatti la decadenza dei suoi componenti. Sulla vicenda il silenzio assordante del segretario comunale e "l'assenza" del giovane ed inesperto Presidente del Consiglio Comunale.
Evidentemente i consiglieri comunali non intendono partecipare più all’azione amministrativa e non intendono più esercitate la funzione per la quale sono stati eletti e nominati negli organismi partecipativi. “C’è da chiedersi il perché di queste perduranti assenze. Se poi qualcuno ha intenzione di denigrare l’opposizione, privando di significato il ruolo istituzionale da essa ricoperto, ha ancora una volta dimostrato di non voler bene alla Città”. La minoranza adesso intende fare chiarezza su una vicenda che presenta, ancora oggi, molte zone d’ombra.
Il vice presidente del consiglio Giancarlo Marinaci evidenzia che questa maggioranza “non ama né il controllo e né la trasparenza. La maggioranza, ignara persino del regolamento che essa stessa si è data, boicotta sistematicamente le sedute della commissione facendo mancare il numero legale”. “Già nella riunione precedente, dove i membri non si erano nemmeno presentati, le truppe del sindaco presenti avevano disertato l’assemblea avanzando pretestuose critiche sul metodo e nel merito della convocazione, pur di non rispondere del proprio operato. Lascia inoltre esterrefatti l’assenza reiterata anche della vice presidente della Provincia Paola Mita che dovrebbe dimostrare non solo adeguata responsabilità istituzionale, ma anche autonomia di pensiero e una sensibilità che evidentemente non rientra nelle sue corde”.
Il consigliere Roberto My evidenzia che oramai “Da 24 mesi, anche in presenza di argomenti importantissimi, la Commissione Controllo e Garanzia va deserta per colpa di una maggioranza sempre più colpevolmente omologata e appiattita su una stupida linea di ostruzionismo verso la minoranza”. “Il Presidente del consiglio – continua My - intervenga con l'autorevolezza che dovrebbe rivenirgli dalla carica assegnatagli per garantire il regolare svolgimento dell'attività istituzionale. Il principio del rispetto istituzionale, della trasparenza e della legalità vanno garantiti non solo a parole”.
Ma il Presidente dell'Assise pare perfettamente allineato sulle posizioni del sindaco. La figura del Presidente del Consiglio Comunale, almeno sulla carta, è posta a garanzia del corretto funzionamento del Consiglio e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza. Il mancato svolgimento della commissione di controllo e l’assenza di dialettica esprimono un concetto di democrazia a Palazzo ormai ridotto a puro slogan da esibire.
Lorenzo Siciliano è chiaro a riguardo, e rammenta che “Questi sono quelli che si sciacquano la bocca con le parole “legalità, moralità, cambiamento”. “Quelli che dedicano l’aula consiliare a Renata Fonte e conferiscono la cittadinanza onoraria a Cataldo Motta. Ho solo una parola: ipocriti!”