Si sono svolti oggi, a Palazzo dei Celestini a Lecce, i lavori del Consiglio provinciale. In apertura il presidente della Provincia Stefano Minerva ha illustrato le Linee programmatiche di governo, relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato, sottolineando come esse siano il “frutto degli impegni elettorali con la maggioranza, ma tenuto conto anche dei suggerimenti emersi dai contatti con tutti i consiglieri”.
Le Linee programmatiche, la cui presa d’atto è stata votata all’unanimità dall’assise consiliare, sviluppano le idee guida dell’Ente: Una governance strategica per il territorio, un nuovo protagonismo dell’Ente; Viabilità provinciale, più sicurezza e interventi mirati; Istruzione e politiche sociali, i patrimoni più grandi; Cultura e natura, volani di crescita turistica e di sviluppo del territorio; Pari opportunità.
La Provincia dovrebbe diventare una sorta di cabina di regia per coinvolgere i comuni intorno all'idea di Grande Salento."Un nuovo protagonismo della Provincia di Lecce dovrà essere assunto nella prospettiva di un’idea di sviluppo a livello di sistema subregionale. E, a tale scopo, riveste particolare importanza il riavvio di una sistematica collaborazione con l’area jonico-salentina".
Anche per quanto riguarda la viabilità nelle linee programmatiche si fa riferimento "Non solo, dunque, ad un efficientamento stradale, ma anche un piano per la mobilità che disincentivi l’utilizzo dei mezzi propri (con un’attenzione particolare alle potenzialità dell’intermodale) e che garantisca da una parte minore traffico e minori disagi per chi si muove, dall’altro la riduzione degli incidenti stradali e dell’inquinamento ambientale".
"La nostra provincia, costituita da un numero così elevato di Comuni, ha bisogno di un ripensamento dei collegamenti fra le comunità del nostro territorio in maniera completamente diversa, facilitando l’interconnessione di Lecce, città capoluogo, con il resto del territorio provinciale".
Tra i punti si rispolvera il marchio Salento D'Amare a cui si cercherà di dare nuova linfa. Le risorse sono tutt'altro che abbondanti. Il presidente è però speranzoso. Si legge nella parte finale del documento firmato Minerva: “Se riusciremo a costruire tutto ciò, lasceremo traccia tangibile del percorso istituzionale che abbiamo intrapreso. E lo faremo insieme. Perché, se la Provincia tornerà a essere il faro che illumina il cammino dei nostri concittadini, non sarà merito del singolo, ma di una comunità che sogna di scrivere il futuro”.
Ma al centro della seduta odierna si è imposta anche la complessa questione del personale precario da stabilizzare.
Il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità una delibera di indirizzo con cui si impegna il presidente della Provincia Minerva affinché dia impulso agli uffici provinciali per elaborare ogni atto utile al completamento della procedura di stabilizzazione di 12 unità di personale (quelle con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e parziale, risolto dall’Ente lo scorso marzo).