Un messaggio sul social network più diffuso, con cui annuncia di dover presto liberare la sua stanza dai suoi effetti personali, ed un saluto che potrebbe essere anche solo un arrivederci. Perchè "Indietro non si torna", scrive. Chè qualcosa di più di un arrivederci. Carlo Salvemini dopo una legislatura lunga circa due anni. E' pronto a ritentare la corsa verso Palazzo Carafa.
"Ho letto in questi giorni le tantissime attestazioni di stima, fiducia, affetto che ci avete riservato"."Uso il plurale - dice - perché sono state indirizzate non solo a me ma ad alessandro e tutti i miei assessori, e questo mi procura emozione e orgoglio: significa che pur con caratteri e sensibilità differenti, con biografie personali professionali e politiche diverse, siamo riusciti a parlare una stessa lingua e muoverci con lo stesso passo. Questo ci ha reso distinguibili nel modo di vivere l’impegno pubblico per la città e quindi credibili agli occhi della cittadinanza. lo considero un risultato importante, non scontato da raggiungere".
"Come ho più volte detto il sindaco non è l’alfa e l’omega di un’amministrazione: perché possa essere all’altezza delle aspettative della propria comunità ha bisogno del lavoro intelligente e appassionato di chi con lui condivide l’esperienza in giunta e consiglio; della collaborazione della struttura tecnico amministrativa; di cittadini motivati a rivendicare i propri diritti ma anche ad osservare i propri doveri".
"Siamo ovviamente dispiaciuti di non aver potuto governare per l’intero mandato quinquennale ma solo diciotto mesi; ma sereni perché sappiamo di aver dato tutto, di esserci impegnati al massimo, di esserci spesi ogni giorno per migliorare la città senza preoccuparci del nostro destino. ovviamente c’è il rammarico per il lavoro interrotto ma sappiamo che esso alla fine produrrà esiti che andranno comunque a beneficio di Lecce. Ho letto tanti pensieri lusinghieri, emozionanti, imbarazzanti a volte: non siamo stati eccezionali, non abbiamo cambiato la città (non è possibile farlo i diciotto mesi). siamo stati semplicemente noi stessi, per come ci avete conosciuti e poi votati e scelti: amministratori interessati a mettere l’interesse pubblico al centro della propria azione di governo, a riconoscere i cittadini tutti come titolari di diritti cui aprire le porte del comune, a fare sentire ciascuno dentro un patto di comunità. e a realizzare quell’agenda del cambiamento che abbiamo presentato in campagna elettorale".
"Domani libero la stanza nella quale ho avuto il privilegio e l’onore di servire Lecce godendo ogni giorno di un affaccio bellissimo. in queste ore ho ringraziato i miei assessori, i consiglieri, i dirigenti e dipendenti comunali. Con questo messaggio ringrazio voi tutti per queste manifestazioni di sincera vicinanza umana e politica. A chi ci esorta ad andare avanti rispondo che indietro non si torna: una strada è tracciata e tantissimi intendono continuare e percorrerla. Voler riflettere non è annuncio di disimpegno o ritiro ma una necessità per dare a ciascuno - a me agli assessori ai consiglieri ai soggetti organizzati - il tempo per capire cosa voler fare, come farlo, con chi. Per essere lucidi serve fare decantare l’emotività inevitabile del momento. E poi ragionare a mente fredda e cuore caldo.
a testa alta e schiena dritta. Col sorriso".
"A presto".