Nardò, disertato l'incontro sull'Islam, appena una decina di persone presenti, maggioranza assente in blocco (Video)

Disertato a Nardò l’incontro patrocinato del comune di Nardò e promosso dall’Associazione Nazionale Musulmani Italiani, presenti una decina di persone. Assente in blocco la maggioranza. Non si è presentato neanche un consigliere comuinale. Il sindaco di Nardò ha portato i saluti della comunità ed ha risposto alle polemiche.

Proprio l’ex sindaco Marcello Risi considera sconcertante “Il patrocinio della nostra città ad una iniziativa che, al di là dei contenuti che saranno affrontati, vede tra i relatori un esponente dell'Islam che più volte si è lasciato andare pubblicamente a dichiarazioni che auspicano nuove forme di olocausto". “Per la comunità di Nardò, - ha continuato Risi - chi adopera espressioni di tale natura e mostra tanto crudele disprezzo per la sofferenza di chi ha patito le persecuzioni naziste è considerato persona non gradita”. Mellone gli ha rinfacciato di aver ospitato Mario Capanna. Certo è che non presenziare la giornata della Memoria al di là delle polemiche sterili non rende giustizia a quella che una volta veniva definita la Città dell’Accoglienza. Tornando al convegno ha presenziato l’iniziativa il presidente dell’associazione Musulmani Italiani Raffaello Villani – un sodalizio che nasce proprio come casa per i musulmani italiani e delle coppie miste. Presente anche Pierpaolo Signore coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. l’editore di dailymuslim.it, Cristian Karim Benvenuto, che ha presentato l’evento. Tra gli interventi in programma l’avvocato Marco Scrimieri, e lo storico Vincenzo Scarpello.

Il presidente dell’ANMI, Raffaello Yazan Villani, ha salutato il sindaco e la Città di Nardò definita -  così almeno ha detto - "la Città delle regole e della giustizia". Ed ha illustrato la proposta d’intesa. Secondo l’associazione, è arrivato il tempo che un Islam italiano nasca e sia gestito da italiani convertiti in grado di dare un punto di vista che un musulmano immigrato non può avere. L’ANMI chiede che l’interlocuzione con lo Stato e la società sia affidata ad italiani di fede musulmana per diversi fattori, quali il background culturale e sociale, pur sempre col sostegno dei musulmani di origine straniera. E che in assenza di Concordato per quella che è considerata la seconda Religione nel nostro Paese si è pensato ad una proposta seria e concreta redatta da musulmani italiani competenti in materia, da presentare al Ministero per il riconoscimento dell’Islam italiano. Tra gli articoli proposto un albo degli Imam, trasparenza nella gestione della risorse della sala di preghiera/moschea; maggiore coinvolgimento delle scelte che riguardano la moschea della comunità musulmana locale; riconoscimento delle due feste dell’ Eid; piccole aree cimiteriali per musulmani italiani.

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