Il Tribunale di Lecce dà ragione alle storiche associazioni del borgo antico, non possono essere sfrattate, condannato il Comune al pagamento delle spese sostenute dai ricorrenti

La seconda sezione civile del tribunale di Lecce ha dato ragione alle storiche associazioni del nostro borgo antico - società operaia, circolo emigranti e circolo cittadino - ritenendo illegittime le clausole contenute all’interno della delibera di Giunta che i signori di Palazzo confezionarono per sfrattare gli storici sodalizi dal centro storico.

 

"La sentenza - fa sapere il consigliere comunale Lorenzo Siciliano - prevede la condanna per il Comune al pagamento delle spese sostenute dai ricorrenti. Per una somma che supera i 10.000 euro, a cui si aggiungono i costi per il solito incarico legale esterno di 4.000 euro che il Sindaco pro tempore e suoi assessori conferirono per “difendere” l’ente".

"È una mazzata incredibile per l’arroganza e la protervia di questa gente, che rinchiusa nelle stanze del palazzo pensa di poter fare ciò che meglio crede, calpestando la dignità delle persone, in questo caso la fatica dei nostri anziani, che dopo una vita di lavoro, gran parte della quale all’estero, hanno il SACROSANTO diritto di continuare a testimoniare cosa significhi emigrare, cosa significhi società operaia, cosa significhi la parola “memoria”.In questi mesi siamo rimasti al fianco di questi sodalizi, dei loro iscritti, dei loro direttivi, dei loro Presidenti. Perché sapevamo di stare dalla parte giusta, dalla parte della verità, dalla parte della Nardò migliore. E questa notizia non può che riempirci di gioia, perché oggi, per questa comunità, è davvero una bella giornata".

 

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