Nardò, è bufera dopo l'affidamento diretto dei campetti di via Kennedy all'associazione "In viaggio con Momi", Tarricone:"Il sindaco ha paura del confronto"

Il “super Pippi” pensa, come al solito, di liquidare l'  “affaire” campetti di via Kennedy con il consueto post sulla sua bacheca FB rifuggendo come sempre il confronto diretto. L'influenza, che aveva impedito la sua partecipazione all'incontro con la parrocchia S. Maria degli Angeli è passata. Che gli impedisce di presentarsi ai suoi concittadini e dialogare con loro?
 
Lucio Tarricone del Centro Studi Salento Nuovo rincara la dose:"Evidentemente ha timore di non poter reggere un civile dibattito. E come lui i suoi sostenitori. Il Sindaco Mellone continua a lanciare volgari accuse al parroco della parrocchia “ S. Maria degli Angeli” accusandolo, ancora una volta, di aver fatto da “prestanome”e di essere responsabile di “una gestione opaca” della struttura . Accuse molto gravi, anzi gravissime.  Alle quali ovviamente sarà il parroco a dover rispondere. E ci auguriamo che lo faccia presto.Le domande alle quali il Sindaco Mellone e i suoi comunicatori ufficiali e non, tuttavia, continuano a non rispondore sono quelle più volte espresse. Le riproponiamo, certi che non daranno risposta. Non gli conviene".
 
Chiede Tarricone:"Perchè non è stata bandita una gara per l'affido in gestione dell'impianto dando possibilità a tutte le associazione e non di partecipare? E' trasparenza e legalità affidare un bene pubblico senza alcun bando? Non dovevano rottamare i metodi clientelari e spartitori delle vecchia politica?
Perchè non è stata data risposta alla richiesta di proroga dell'affido presentata da Don Giuseppe Raho nel novembre 2018 e concessa la gestione a una associazione che aveva presentato richiesta solo una settimana prima di ricevere l'affido"?
 
"Se Don Giuseppe era un “prestanome” e la gestione dei campetti era “opaca” perchè non dirlo subito? E che significa “opaca”?  Quali sono i titoli, requisiti e meriti dell'associazione “in viaggio con momì”alla  quale la gestione è stata affidata? Il Sindaco afferma: “ li abbiamo scelti perchè lavorano bene” singolare motivazione. Che vuol dire  “lavorano bene?”. E chi lo decide se uno lavora bene? SuperPippi e i suoi comunicatori? Strabiliante. Il Sindaco è sicuro che tutte le altre strutture di proprietà comunale date in gestione non perseguano profitti?  Domande legittime alle quali una amministrazione che persegue principi di trasparenza e legalità darebbe risposte. Ma così non sarà. Facile cercare di disorientare i cittadini con fuorvianti polemiche sulla separazione tra Stato e Chiesa o continuare a gettare fango su chi civilmente si interessa della cosa pubblica. Così come mai il Sindaco Mellone si confronterà con i suoi concittadini. Simpatica la battuta che gli ha riservato il suo ex amico, politicamente parlando, Alessandro Delli Noci. Delli Noci rispondendo a Mellone che lo aveva paragonato a Toto Cotugno afferma:  “meglio essere Cotugno che ha segnato la musica italiana nel mondo che vincere SanRemo come i Jalisse ed essere dimenticati”. Se lo dice uno - conclude Tarricone - che lo conosce bene......".  
 
Sulla questione insiste anche il consigliere comunale Lorenzo Siciliano:"E' ormai evidente a tutti come sull'ignobile "scippo" dello spazio pubblico di via Kennedy alla parrocchia di Santa Maria degli Angeli, il Sindaco Mellone tenti in tutti i modi di giustificarsi, arrampicandosi sugli specchi, adducendo motivazioni solo ridicole fino a ieri, ridicole e GRAVI oggi. E vi spiego il perché: Da dove deduce che vi sia stata una sub concessione ad "altri", come egli riporta, nella gestione dei campetti? Chi sono questi "altri"? Qual è l'atto di questa fantomatica sub concessione? Se lo sa, lo scriva. E soprattutto lo denunci agli organi competenti considerato che sa bene che la sub concessione era espressamente vietata dalla convenzione tra le parti. Se invece è, come sempre accade, la sua solita illazione verso ignoti, TACCIA, CHIEDA SCUSA E SI DIMETTA".
 

"I profitti della gestione che avrebbero potuto consentire - secondo l'arca di scienza in fascia tricolore - il rifacimento del manto erboso di cui, invece, si fece carico il Comune ben cinque anni fa (30.000 euro) a quanto ammonterebbero? Davvero questo signore che gioca a fare il Sindaco vuole auto assolversi dalla sua scelta infame di privare la più popolosa parrocchia della Città del suo spazio vitale, facendo credere che questo campetto sia stata la gallina dalle uova d'oro di "qualcuno" (sempre senza mai specificare il qualcuno, perché è meglio gettare ombre anonime che lasciano il dubbio piuttosto che parlar chiaro) alla luce della vendita di bottigliette d'acqua e pacchetti di patatine?  Tutti gli interventi migliorativi dello stabile (al netto del rifacimento del manto erboso che per ovvie ragioni economiche non poteva esser fatto dall'oratorio) sono stati portati avanti dalla parrocchia. Dalla pulizia delle aiuole, allo sfalcio delle erbe e cura del verde in generale, senza mai chiedere nulla al Comune.  Non prova alcuna vergogna, il Sindaco di tutti gli amici suoi, a definire OPACA la gestione di un bene da parte di un oratorio composto per l'80% da ragazzi e ragazze tra i 15 e i 23 anni? Io continuo a credere in maniera convinta che su questa vicenda, dalla parte del torto marcio - morale ed amministrativo - ci siano Mellone e i suoi, che non si presentano nelle pubbliche assemblee, rifugiandosi dietro la solita tastiera, mentre dall'altra c'è una comunità che chiede a gran voce rispetto e verità, non volendo abbassare la testa di fronte ad una moltitudine di bugie e prese in giro provenienti dai capetti di palazzo. Noi continueremo nella nostra battaglia morale e politica, la parrocchia in quella giudiziaria. Certi di difendere gli interessi generali della collettività e non quelli di qualche probabile neo alleato elettorale".

 
 
 
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