Si terrà domenica 10 marzo a partire dalle 10 alle Officine Cantelmo la seconda giornata di “Partecipa. Idee e progetti per cambiare Lecce insieme”, l’iniziativa di partecipazione, voluta dal candidato sindaco Carlo Salvemini e da Alessandro Delli Noci, che chiama i cittadini ad essere protagonisti dei temi dell’agenda di governo della città per il 2019-2024. Come avvenuto nella giornata del 3 marzo, i cittadini sono invitati a sedere attorno a tavoli tematici dedicati alla città, alla sue sfide, al futuro, e a discutere, partendo da quanto realizzato nei 18 mesi di amministrazione uscente, le proprie proposte.
I tavoli tematici attivati in questa seconda giornata sono i seguenti: Ambiente e salute pubblica, Pratiche, spazi e gestioni culturali, Trasformazioni e innovazioni urbane, Vocazioni e visioni della città e il tavolo dei “Giovani cittadini”, dagli 8 ai 12 anni, ai quali sarà chiesto durante la mattina di esprimere il proprio punto di vista su ciò che a Lecce serve per essere una città adatta ai loro desideri.
Da ieri è possibile iscriversi alla piattaforma online www.carlosalvemini.it. Nelle prossime ore gli iscritti riceveranno via mail il kit contenente la descrizione della tematica discussa, le parole chiave associate, i principali provvedimenti realizzati dell’amministrazione Salvemini sul tema prescelto.
I lavori dei tavoli inizieranno alle ore 10 per poi interrompersi alle 13.30 e riprendere nel pomeriggio dalle 16 alle 18. Il tavolo dei Giovani cittadini si terrà nella sola sessione mattutina.
“ La nostra campagna elettorale si nutre fin dal primo giorno dell’incontro con i cittadini leccesi e con le loro aspirazioni, idee, suggerimenti, critiche – dichiara Carlo Salvemini – L’esperienza di ‘Partecipa’ sta restituendo spunti e osservazioni molto utili e pertinenti sui temi dell’agenda del governo cittadino, offrendo a tutti la possibilità di misurarsi in una dimensione collettiva di reale scambio e confronto, che è molto più rispetto al dire la propria sui social o del lamentarsi per piccoli e grandi problemi quotidiani. La pratica della partecipazione è una palestra di cittadinanza che fa bene a tutti. Occorre recuperare l’idea che l’impegno per la propria città passa dalla disponibilità a fare lo sforzo di ascoltare le tesi e le opinioni altrui, facendo sintesi con le proprie”.