Nardò, in consiglio passa a colpi di maggioranza l'aumento della Tari, il sindaco ha promesso un referendum sull'impianto di compostaggio

C’era attesa a Nardò per il consiglio comunale. All’ordine del giorno tra gli altri punti il controverso aumento della Tari. Un aumento di circa il 14,5 per cento. Approvato con il voto della sola maggioranza. Il dibattito infuocato ha visto anche l’intervento del sindaco: “I contenziosi sono il frutto della vecchia politica che c’è stata e della mancata lotta all’evasione degli anni precedenti".

"E noi con mille sacrifici siano riusciti prima a ridurre e poi a contenere la tassa. Noi siamo riusciti ad ottenere la riduzione del 10 per cento per chi fuori dal centro urbano è autorizzato ad utilizzare la compostiera”. “Ho sentito parlare della promessa del trenta per cento di riduzione della Tari, è una promessa che io rivendico con estrema forza. Però il programma diceva a chiare lettere riduzione della tassa sui rifiuti ma creazione di un impianto pubblico di compostaggio. Qualcuno mi deve spiegare se va bene la compostiera nel proprio giardino non va bene l’impianto di compostaggio a Pendinello”. "Perché gli stessi che oggi dicono di fare le barricate per l’aumento sono gli stessi che hanno attaccato l’amministrazione dinanzi alla manifestazione di interesse per la nascita di un impianto pubblico in cui conferire una quantità che non può essere inferiore a 50 mila tonnellate". "Oggi siamo schiavi dell’oligopolio degli impianti privati. La Regione ci aveva messo i soldi sul tavolo. Quindi quando qualche professore del piffero stabiliva la quantità che dovesse utilizzare lì impianto di compostaggio...". Un intervento del consigliere Siciliano manda il sindaco su tutte le furie. “Questo pagliaccio non è stato interrotto da me. La smetta. Ho avuto fin troppa pazienza con lei, figlio di papà, lei è il figlio del male assoluto, lei è il figlio del male. La responsabilità politica della discarica di castellino è vostra. Vi hanno mandato a casa perché conoscono bene cosa avete combinato in questa città”. Poi insiste sull'impianto di compostaggio. "Dobbiamo scegliere se dobbiamo conferire in impianti della provincia di Taranto pagando un occhio della testa o se vogliamo un impianto pubblico sul nostro territori". Mellone ammette:"Io ho parlato con l’avvocato Grandaliano (Si tratta del dirigente dell’Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti) e mi ha riferito la disponibilità da parte della regione di un impianto di compostaggio sul terreno bonificato della discarica di Pendinello. Se non c’è l’impianto di compostaggio sul territorio è chiaro che i costi sui rifiuti schizzano. Presto in consiglio comunale arriverà la proposta di un referendum popolare, perché dovete decidere voi se volete un impianto di compostaggio a Pendinello o pagate il corrispettivo sui rifiuti così come accade oggi". “Nessun comune, ha affermato Siciliano – che ha annunciato querela - ha dato la disponibilità ad accogliere impianti di compostaggio di quelle dimensioni. Sono impianti che inquinano”. Il consigliere Falangone ha dato fiato all’ironia “Questo tipo di confronto democratico a cui state assistendo – ha affermato – spesso è andato anche oltre. Questa è un’aula in cui ci si confronta, i consiglieri non si cacciano dall’aula”. “Penso che quando ognuno di noi si candida a rappresentare i cittadini deve avere l’umiltà di assumersi tutte le responsabilità: oneri ed onori”. “L’aumento della Tari è la dimostrazione oggettiva che le promesse fatte non rispondono a realtà”. Il consigliere Marinaci ha fatto riferimento alla discarica di Castellino, chiedendo se avremo un’altra discarica - alludendo all’impianto di compostaggio - prima della chiusura definitiva di questa piaga.

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