"Sono l'ultimo ad essere rimasto sorpreso, in Italia, da questa sentenza. Il reato di riduzione in schiavitù non esiste perchè non esistono i fatti che, secondo il nostro codice penale, devono esserci. Il reato di caporalato addirittura non era reato quando si svolsero i fatti. Mi sorprende il vortice mediatico che ha accompagnato questo processo. Molti hanno cavalcato questo processo nato male per fare carriera. Ma la politica non si fa nelle aule di giustizia". "Nessuno lesse le carte, neppure la giunta regionale". L'intervista.