Sul caro lumino aveva imperniato un pezzo di campagna elettorale ingaggiando con la ditta Borgia un duello lungo e complicato. Il duello a carte bollate e con l'ausilio di costosi consulenti esterni. Un braccio di ferro per la verità che alla fine della fiera ha partorito un topolino. Un mesto accordo, la ditta rientra e gestirà il servizio delle luci votive fino al termine del mandato.
"Se vinciamo noi niente gara - aveva scritto sul suo programma elettorale - il comune gestirà direttamente il servizio abbattendo notevolmente il costo della bolletta". "Perfino al di sotto del prezzo di Galatone (Cittadina in cui si pagano appena 7 euro)".
Insomma un vero e proprio dietrofront. L'ex sindaco Marcello Risi non è certo tenero:"Se non fossimo abituati alle capriole di un sindaco fra i più inadeguati d’Italia, proveremmo sorpresa davanti all’ennesimo capitombolo di Mellone e della sua giunta. Il sindaco fa retromarcia e invita la ditta Borgia tornare a gestire il cimitero comunale. Evidentemente c’era qualcosa che non tornava fin dall’inizio nell’assurdo procedimento di revoca costato ai neritini centinaia di migliaia di euro (ecco perché le tasse non diminuiscono mai, i servizi sono sempre più scadenti, ma la Tari schizza alle stelle). Mellone è quello che è. Prima di fare il sindaco di Nardò non aveva mai amministrato neppure il cortiletto di un minicondominio e oggi la città scopre a proprie spese la sua incapacità di gestire e di amministrare.
Ma dopo tre anni di scempi, di sprechi e di figuracce è lecito porsi una domanda: a cosa servono tutti i consiglieri, gli assessori, i consulenti e i dirigenti di cui a nostre spese si circonda? E, soprattutto, quanto ci costano"?