Gallipoli, l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti nel mirino. Flavio Fasano:"Come mai il sindaco non ha inteso procedere a recesso contrattuale per totale colpa della Gial Plast, dopo l'interdittiva del Prefetto"?

Un'interrogazione urgente su di un tema scottante, La questione dei rifiuti. E' piovuta in consiglio comunale a Gallipoli. Mittente i consiglieri dell'opposizione. L'avvocato Flavio Fasano, Giuseppe Cataldi e Sandro Quintana i quali evidenziano che attraverso determinate Ordinanze Sindacali l'amministrazione ha voluto far svolgere, in via “provvisoria” alla SOLA “Gial Plast s.r.l.”  e fino al 17 dicembre 2018, il servizio di Nettezza Urbana. Nonostante un'interdittiva del Prefetto.

 

Utilizzando il vecchio Capitolato d’Oneri in vigore con la precedente Ditta “Navita”; che in data 21 novembre 2017 il Comune di Gallipoli ha formalmente sottoscritto il “Contratto di appalto del servizio di raccolta e gestione dei rifiuti solidi urbani per l’ARO LE 11 al RTI composto da “Gial Plast s.r.l.” (Capogruppo) e “Colombo Biagio s.r.l.” (mandante), trascritto al N. 3094 di repertorio per un importo di €. 3.499.730,11 più IVA 10% (importo complessivo €. 3.879.703,00); 

L'Amministrazione Comunale – con il voto contrario dei Consiglieri comunali interroganti – con Delibera di G. M. n. 375 del 26.11.2018 preceduta da Delibera di C. C. n. 62 del 14.11.2018, ha inteso modificare il precedente contratto sottoscritto e di cui si è detto, con “servizi aggiuntivi” per un importo ulteriore di 806.369 euro – IVA compresa – sottoscrivendo ulteriore e nuovo contratto il 14 febbraio scorso; tale costo aggiuntivo viene addebitato ai contribuenti TARI, aumentando l’imposizione rispetto a quella che sarebbe stata invece dovuta sulla base del canone di aggiudicazione dell’appalto;

Inoltre il servizio espletato, sia sottoforma di proroghe del vecchio capitolato d’oneri in vigore con la precedente Ditta “Navita”, così anche attualmente con il contratto sottoscritto dall’ATI nel novembre 2017 e con questo ulteriore del febbraio 2019 è totalmente scadente lasciando l’intera Città nel più profondo degrado ambientale, soprattutto per le modalità volute in tema di “raccolta differenziata” il cui sistema è totalmente inadeguato alle esigenze della Città;

Considerato: che a pagina 17 del Contratto sottoscritto come ARO LE 11 in data 21/11/2017 rep. n. 3094 tra i requisiti menzionati come essenziali, posseduti e dichiarati dall’ATI figura: "…copia conforme all’originale del certificato di iscrizione nell’elenco dei fornitori, dei prestatori di servizi e degli esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa (WHITE LIST) e relativo certificato di aggiornamento; copia della comunicazione, presentata entro il termine previsto dalla normativa, dell’interesse a permanente nelle medesima White List…"

che in data 15.03.2019 è stata emessa dal Prefetto di Lecce nei confronti della Gial Plast S.r.l. interdittiva ai sensi del D. lgs.6 settembre 2011 n. 159 con la quale viene decretata: "…la cancellazione dall’elenco dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa (c.d. White List), istituto presso questa Prefettura ai sensi del D.P.C.M. 18 aprile 2013, della “GIAL PLAST S.r.l.”, con sede legale in Taviano (LE), via Lagrange s.n., ai sensi del combinato disposto degli artt. 5, comma 3 e 2, comma 2 lett. b) del D.P.C.M. citato…"

che la Gial Plast, contrariamente a quanto impone l’art. 6 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del 20.6.2017, la cui scadenza è il 30.06.2019, ha proceduto, dopo la citata interdittiva, ad illegittimi licenziamenti di personale così anche ad illegittime sospensioni lavorative, di dipendenti che da oltre 10 anni prestano lavoro transitando, come per legge, dalle varie Ditte che si sono succedute; che su tale interdittiva il Sindaco di Gallipoli in data 21 marzo u.s. non ha esitato a rilasciare pubbliche dichiarazioni ai giornali affermando incautamente: "Non credo ci saranno ripercussioni dirette sull’espletamento del servizio di igiene urbana a Gallipoli e nei comuni dell’Aro/11 in merito all’interdittiva antimafia emessa a scopo preventivo e cautelativo nei confronti della ditta Gial Plast da parte della Prefettura di Lecce (…) c’è un contratto da rispettare e un appalto assegnato sul quale credo sul quale sarà garantita la regolare esecutività dai futuri commissari."

Ritenuto: tale comportamento essere di estremo favore – sia con le citate numerose Ordinanze di proroga del vecchio Capitolato, che con l’ampliamento immotivato dei servizi affidati con il citato contratto del febbraio scorso – così anche da ultimo la mancata adozione del provvedimento di revoca o di recesso dal contratto sottoscritto con la Gial Plast per l’essere venuto meno il requisito essenziale indicato come tale nel contratto stesso (iscrizione nell’Albo degli esecutori di lavori non soggetti a tentativo di infiltrazione mafiosa); Visto anche: il totale disinteresse dimostrato verso i numerosi licenziamenti illegittimi di personale che espongano ingiustamente a considerazioni di estremo disagio le famiglie colpite; Preso atto: che su richiesta esplicita, effettuata per iscritto dal Consigliere interrogante Giuseppe Cataldi il 26 aprile scorso circa la sussistenza o meno – dal 1 luglio 2017 fino alla predetta data del 26.04.2019 – sulla sussistenza o meno di eventuali addebiti formalizzati alla Ditta Gial Plast S.r.l., il Dirigente Responsabile dell’Ufficio Ambiente, Ing. Luciano Orlandino, ha così risposto: "…si riferisce che, alla data attuale, nessun addebito è stato ancora formalizzato alla Gial Plst nel periodo di affidamento provvisorio, né dopo la firma del nuovo Contratto d’Appalto. Gallipoli, 26/04/2019…"

... e tutto ciò malgrado la evidente violazione degli obblighi contrattuali assunti con grave danno d’immagine arrecato all’intera Città; Verificato come: contrariamente a questa condotta tenuta a “beneficio” della Gial Plast, condotta palesemente omissiva di atti dovuti, con Determinazione n. 789 del 10.05.2017, in seguito a precedente accertamento della Polizia Municipale di cui alla nota prot. 0048558 del 20.11.2016, su richiesta dell’allora Presidente della Commissione ambiente, si è invece provveduto ad elevare, da parte dell’Ing. Giuseppe Cataldi – Dirigente del Servizio Igiene Ambientale – una contestazione di addebito alla precedente Ditta “Navita S.r.l.” irrogando una penale pari a complessivi €. 20.000,00 … “due pesi e due misure”! 

Per tutto quanto innanzi i consiglieri chiedono al Sindaco di conoscere: come mai non ha inteso procedere a contestazione con addebiti alla Gial Plast per totali carenze ed omissioni di rispetto del Capitolato!? Come mai non ha inteso procedere a recesso contrattuale per totale colpa della Gial Plast non essendo più possibile immaginare che possano ritenersi le condizioni di affidabilità e trasparenza necessarie per un così delicato ed importante servizio pubblico dopo il grave giudizio di disvalore espresso dalla Prefettura con l’interdittiva di cui si è detto!? Come mai una ditta interinale “Synergie Italia” con sede legale in Lecco sta procedendo a selezionare: "…per importante cliente operante nel settore della nettezza urbana…" personale da utilizzare a tempo pieno o par time per coprire 12 posti vacanti per servizio da prestarsi in Gallipoli!?.

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