Apprendo dagli organi di comunicazione che il sindaco Mellone si dice pronto ad affrontare la competizione elettorale con la sua “corazzata” (sic!) sparando a zero sui suoi sfidanti. Il Mellone non è nuovo all’utilizzo di certi linguaggi bellicosi che però, facciamo notare, non gli portano poi così tanta fortuna.
Anche nel 2016, nel pieno della corsa verso le Amministrative, disse che avrebbe usato “anche i carri armati” per bloccare il collettamento delle acque fognarie di Porto Cesareo in territorio neretino, stralciando l’accordo cui aveva lavorato la precedente Amministrazione: per l’occasione Mellone raccolse oltre 3mila firme dei cittadini a sostegno dello stop all’opera, salvo poi firmare a soli due mesi dalla propria elezione l’ok al collettamento delle acque reflue nelle marine di Nardò, insieme al Comune di Porto Cesareo, alla Regione, all’Acquedotto e agli altri enti preposti.
La testimonianza più evidente di quanto i proclami e le invettive del sindaco di Nardò lascino il tempo che trovano, e diano solo risalto alla propria becera propaganda. I 3mila cittadini che credettero in questa promessa stanno ancora aspettando le scuse sue e della maggioranza, per un impegno non mantenuto, anzi proprio tradito il giorno dopo l’elezione.
Il risultato ad oggi è che la vicina Porto Cesareo farà confluire il suo scarico in quello di Nardò, presso la marina di Torre Inserraglio, al netto di quanto Mellone possa sbraitare insieme a chi ciecamente (o forse al contrario ben coscientemente) lo sostiene nelle sue uscite scomposte che non portano ad altro se non alla perpetuazione vuota e senza frutti della propria immagine.
Mellone, questa volta faresti bene a “corazzarti” davvero! Dubito che i cittadini di Nardò, per quanto tu possa sbraitare, confermeranno ciecamente la fiducia a chi non riesce e non sa mantenere i propri impegni.
Pierpaolo Losavio – Candidato Sindaco