Giunge notizia della nota protocollata lo scorso 26 marzo dal viceprefetto di Lecce Marilena Sergi, con la quale si chiedevano lumi al presidente del Consiglio Comunale Andrea Giuranna a proposito dell’esposto presentato dai consiglieri di minoranza Lorenzo Siciliano e Daniele Piccione: oggetto della segnalazione sono le“violazioni del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale e la mancata discussione delle interrogazioni presentate dalle opposizioni”.
Non possiamo non essere solidali con i due esponenti del Partito Democratico,che bene hanno fatto a mettere in luce quanto accade durante le sedute dell’assise. La Prefettura chiede delucidazioni e “dettagliate notizie” sulle “ripetute violazioni delle regole di imparzialità, correttezza e rappresentanza istituzionale”cui deve attenersi il ruolo del presidente Giuranna, “tanto da determinare una limitazione delle prerogative di controllo democratico” riservate ai consiglieri d’opposizione “dalla legge e dallo Statuto”.
Si tratta dell’ennesima circostanza (ultima di un lungo elenco) in cui vengono a galla le ombre di una gestione poco trasparente e poco democratica dell’Assemblea e – aggiungiamo – delle dinamiche politiche nella nostra Nardò. Tra qualche settimana il sindaco Mellone andrà a processo per diffamazione proprio per quanto affermato (o meglio sbraitato) nel corso di una seduta del Consiglio Comunale all’indirizzo del consigliere Siciliano. Vogliamo augurarci che quanto agli atti comporti un cambio di atteggiamento da parte di Giuranna e della maggioranza che sostiene Mellone.
Pierpaolo Losavio – Candidato Sindaco