Tarricone:"Non basta intitolare edifici a martiri della mafia o scrivere " la mafia fa schifo" , la mafia, l'illegalità la si deve combattere ogni momento chiedendo e ricercando la verità"

"Scusare il male significa moltiplicarlo". Lucio Tarricone interviene su Facebook e cita una frase di G.LeBon. "Una comunicazione onesta,sincera e trasparente è la base per una amministrazione virtuosa in uno Stato di diritto". "Costituisce un dovere, morale e giuridico, degli amministratori nei confronti dei cittadini, i quali devono essere posti nelle condizioni di conoscere e comprendere l'operato di chi governa, e esercitare nei loro confronti una forma di controllo sociale che va ben oltre le dettagliate regole di diritto che disciplinano l'attività amministrativa".
Lo sguardo alla realtà, invece, rivela una deprecabile commistione di discorsi di odio e false verità, una corruzione delle parole e del loro reale significato, piegate alle esigenze dei "potenti" di turno e trasformate in uno strumento di propaganda e di distrazione di massa. Quest'ultima strategia, per dirlo con le parole di Noam Chomsky scienziato e teorico della comunicazione americana, consiste: "Nel deviare l'attenzione del pubblico dai problemi importanti attraverso la tecnica del diluvio o inondazione di continue distrazioni e informazioni insignificanti".
 
Dalla teoria alla pratica: Il sindaco di Nardò, avvocato Giuseppe Mellone, viene accusato di aver autenticato, in veste di pubblico ufficiale, delle firme di persone terze, la cui autenticità è stata disconosciuta dai diretti interessati. " il sindaco Mellone è un falsario, una persona incline a commettere reati pur di detenere il potere, è persona spregiudicata e pericolosa" ha detto l"avv. Marcello Risi sulla questione. Se l'accusa fosse fondata, sarebbero gravi e vari gli illeciti per cui il sindaco Mellone potrebbe essere condannato.
 
Si attende l'esito del lavoro della Procura della Repubblica di Lecce che in seguito a una denuncia ha aperto un fascicolo di indagine sulla vicenda, informandone il sindaco Mellone con l'avviso di garanzia ritualmente previsto in questi casi. A fronte di una simile situazione , ci si sarebbe aspettato una conferenza stampa o un comunicato del sindaco in cui il primo cittadino si dichiarasse totalmente estraneo ai fatti contestati in maniera chiara e inequivocabile. Ci si sarebbe aspettati una netta presa di posizione di assessori, consiglieri comunali di maggioranza e cittadini candidati con Mellone alle prossime elezioni, i quali avrebbero potuto solidarizzare con il sindaco in carica destinatario di parole e accuse gravi e infamanti.
 
La realtà dei fatti smentisce il buon senso: sia in un caso che nell'altro nessuno ha proferito parola. Il sindaco tace, non risponde alle accuse nonostante abbia abituato i cittadini a una presenza stabile e ingombrante sui social network. Nessuno difende il sindaco, nessuno lo giustifica. Se il sindaco e i suoi tacciono non si ferma la macchina della disinformazione che fa scattare la strategia della:" distrazione di massa". Il sindaco esce dal letargo ed emette un comunicato con cui annuncia urbi et orbi la creazione di un mega parcheggio di 500 posti "a servizio delle marine" rilasciando anche una intervista in cui spara a zero contro i suoi avversari.
 
Sposta l'attenzione del dibattito da argomenti seri che lo mettono in grave difficoltà su situazioni sicuramente meno importanti. E molti suoi avversari....lo seguono.
No, non bisogna mollare..Le domande che devono essere poste ogni momento sono: Il sindaco ha commesso un reato? Se lo ha commesso è adatto a governare una Città? Sono queste le domande alle quali si deve dare una risposta. Avviliscono e irritano le continue adulazioni dei suoi supporters che dovrebbero decidere quali insegnamenti trasmettere ai figli, ai giovani. Se insegnare che onestà e serietà sono virtù o vuote parole. Lo scorso 21 marzo si è celebrata la giornata nazionale in ricordo delle vittime di mafia.
 
E se non c'è motivo di ritenere che i neretini siano persone accondiscendenti nei confronti della criminalità, allora non c'è motivo di dubitare che forse nei prossimi giorni , qualcuno si farà vivo chiedendo chiarezza. Non basta intitolare edifici a martiri della mafia o scrivere " la mafia fa schifo" , la mafia, l'illegalità la si deve combattere ogni momento chiedendo e ricercando la verità. Maggioranza o opposizione: il rispetto della legalità non conosce partiti o bandiere. Una domanda ai consiglieri, ai candidati sindaci, agli attivisti e militanti: quale è l'oggetto del dibattito politico? La legalità e moralità della nostra Città e dei nostri amministratori
o le fumose operazioni di comunicazione (come quella del parcheggio) che deviano il discorso dai temi cruciali? Io non ho alcun dubbio sulla risposta. Ma ciascuno,evidentemente, decide per se'. A voi la scelta.
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