Nardò: Giuri, "L'ennesimo oltraggio al verde pubblico della nostra Città"

Corre voce che qualche esponente di spicco dell’amministrazione comunale neritina (forse indispettito dall’intervento a difesa delle quinte arboree di cipressi dell’edificio scolastico di Via Marzano?) avrebbe espresso l’intenzione di procedere immediatamente all’abbattimento di quegli alberi.

Se ciò corrispondesse al vero, saremmo di fronte ad un accanimento distruggitore che violerebbe la sostanza di una legge nazionale emanata tanti anni fa col fine precipuo di proteggere la fauna avicola, specialmente nel periodo primaverile, durante il quale è massima l’attività di nidificazione.Infatti, al pari della pratica venatoria non consentita, che è vietata e sanzionata penalmente dall’art. 21 della L. 157/92, nessun’altra azione che violi l’espresso divieto di distruggere o danneggiare nidi e uova e provochi gli stessi effetti negativi deve considerarsi lecita. Per questo motivo, chi dispone in primavera abbattimenti e potature non strettamente indispensabili e finalizzati all’incolumità dei cittadini, insieme con gli operatori che effettuano materialmente gli abbattimenti e le potature, rischiano di essere sanzionati penalmente. Non è normale che eventuali azioni non appropriate espongano lavoratori del settore a questo rischio.

Non è normale che si elimini un patrimonio arboreo così importante, con l’aggravante che per distruggere un bene pubblico costato denari dei neritini si debbano sprecare ulteriori risorse rivenienti sempre dalle tasse pagate dai cittadini. E non è normale che, mentre ci si prepara a buttare via soldi per abbattere alberi sani e vigorosi,si riservi generalmente scarsa attenzione gestionale a svariati alberi deperenti (quindi davvero pericolosi) e ad altri bisognosi di cure, ma del tutto ignorati.

Rino Giuri, Coordinamento Associazione Nardò Progressista

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