I dolori del giovane Werther: "... il Comune fa un graziosissimo regalo al Vescovado ricostruendo un moderno edificio e dotandolo di tutte le più avanzate tecnologie per poi cederlo gratis et amore dei"

Fiato alle trombe, Turchettiiii (famoso regista del Rischiatutto di Mike Bongiorno). I fan di Mellone sono in brodo di giuggiole per la demolizione, ricostruzione del complesso Ex Antoniano tra le vie General Cantore e Leonardo da Vinci.

Un intervento da oltre tre milioni e mezzo di euro, totalmente finanziato dalla Regione Puglia. Interesserà una superficie complessiva di 2.569 metri quadrati finalizzati ad una Rsa da 18 posti e da tutti i servizi annessi e connessi oltre a luoghi di aggregazione e supporto anche a persone non residenti nella RSA.

Intervento interessante che parte dopo 4 anni dalla prima dichiarazione d'intenti e della firma dello strumento cessorio della superficie con la Curia Vescovile di Nardò che rimane titolare della proprietà dell'area. E qui vengono le dolenti note: la Curia rimane proprietaria dell'area e ne rientrerà in possesso dopo 25 anni. Quindi tutto quello che verrà edificato ed attrezzato tornerà nel pieno possesso della struttura religiosa ed il Municipio di Nardò, se vorrà continuare ad erogare i servizi proposti, si dovrà cercare altri immobili.

In sostanza il Comune fa un graziosissimo regalo al Vescovado ricostruendo un moderno edificio e dotandolo di tutte le più avanzate tecnologie per poi cederlo gratis et amore dei. Mentre le esigenze per la comunità cittadina cresceranno a causa del processo di progressivo invecchiamento della popolazione.

Indubbiamente (o qualunquemente?) un grande affare per la curia vescovile, molto meno per i cittadini di Nardò. Che nel frattempo si dimenticheranno di chi ha fatto il grande affare di dotare la città di un servizio a tempo. Ma Mellone non è nuovo a certe performance vedi l'assunzione part-time degli impiegati vincitori dell'ultimo concorso di fronte a vuoti clamorosi negli organici. Coadiuvato dal suo performante assessore al personale e al denaro Lupo.
Come pure la regalia alla curia vede lo zampino dell'assessore clerical-confessionale Sodero mancata leghista (perchè non la volle la Lega).

Mellone vanta sempre una rivoluzione ma la vera rivoluzione sarebbe stata quella di ristrutturare e aprire al servizio di anziani e disabili cittadini il Gerontocomio. Struttura che era stata progettata per un'utenza di 70 persone e che avrebbe necessitato, a pieno regime, di 120 operatori. Lasciata al degrado più assoluto e vandalizzata senza che nessuna amministrazione facesse nulla per dotare la città di un servizio indispensabile.
Lì sarebbe parsa la sua abilità rispetto agli altri, lì avrebbe potuto concretamente rimarcare la differenza con tutti quelli che lo avevano preceduto. Invece si è dato ad una fuga precipitosa facendosi suggerire dal suo assessore ai soldi fumose architetture finanziarie di cessioni-scambio a livello del medioevale baratto.
Cessione, quella del Gerontocomio, che rimare avvolta in un denso fumo oscurante senza che gli inconsistenti, ignavi oppositori sollecitino documenti a supporto della cessione anche per capire cosa il comune ha incassato come corrispettivo di un immobile che veniva sempre messo in bilancio come posta attiva per far figurare un fittizio pareggio dei conti. Gli oppositori sono inconsistenti e inutili, incapaci anche di scrivere un rigo di chiarimenti e di tampinare la segreteria generale, da chiunque retta, a mettere a disposizione tutto il fascicolo del gerontocomio.
Mellone ha fallito clamorosamente l'occasione di dimostrare plasticamente la sua capacità rispetto ai precedenti amministratori.

E' scappato come un coniglio di fronte ad una sfida che avrebbe potuto vincere su tutti i predecessori, concretamente e non a chiacchiere propagandistiche come si industria il suo spacciatore di agiografie e costruttore di realtà verosimili ma non vere

Werther Messapo

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