Forum sul giornalismo nel segno di Daphne Caruana Galizia

E’ dedicata a Daphne Caruana Galizia la seconda edizione del Forum delle giornaliste del Mediterraneo, giornalista indipendente che a Malta ha perso la vita, a seguito dell’esplosione della sua auto.

Una morte violenta, legata alle indagini che la giornalista stava portando avanti nella sua lunga battaglia contro il malaffare imperante ai vertici del governo nel piccolo stato dell’Unione europea. #PressPhobia: la nuova guerra all’informazione è il tema attorno a cui è stato costruito il secondo Forum delle giornaliste del Mediterraneo, che vuole essere uno spazio di riflessione e di valorizzazione dei talenti impegnati su tutti i fronti in difesa del diritto d’informazione di cittadine e cittadini.

Nel corso della seconda giornata del Forum a Lecce, tra i relatori Giuliana Sgrena Giornalista. Del Manifesto. Rapita in Iraq il 4 febbraio 2005, fu liberata il successivo 4 marzo con un’operazione costata la vita all’agente del Sismi Nicola Calipari (colpito dal fuoco amico dei marines). 

Poi è stata la volta di Petra Caruana Dongli e Caroline Muscat, che hanno raccontato la storia di Daphne Caruana Galizia, la giornalista uccisa il 16 ottobre scorso a Malta in un attentato mirato a bloccare le scomode inchieste che stava conducendo. La sua è una storia di giornalismo investigativo che la ha costretta a subire quell’escalation di violenza che con i social,  ha raccontato Caroline Muscat, passa per gli hate speech, la distruzione della reputazione, l’attacco sessista -  Daphne era insultata come “strega” – per poi arrivare alle minacce, agli attacchi all’abitazione o al luogo di lavoro e  terminare nell’esercizio della violenza sulla persona, fino all’omicidio.
 

Il Forum è organizzato da Giulia giornaliste su un’idea di Marilù Mastrogiovanni grazie al contributo di: Corecom della Regione Puglia, Consigliera di parità della Regione Puglia, FNSI (Federazione nazionale stampa italiana), USIGRai (sindacato giornalisti Rai), Idea Dinamica coop di giornalisti e con il Patrocinio della presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, Accademia della Crusca, Articolo 21, Ossigeno per l’Informazione, Università degli Studi di Bari, Archivio di Genere presso Uniba, Università del Salento, LIM (Laboratorio Interdisciplinare del Mediterraneo), Centro Studi Osservatorio Donna presso UniSalento, Associazione Una buona storia per Lecce, Comune di Lecce, CREIS (centro di ricerca europeo per l’innovazione sostenibile)

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