Buona la prima! Nella prima amichevole della stagione davanti ad un pubblico contingentato dalla rigida normativa anti-covid l’Andrea Pasca Nardò ha sconfitto la CJ Taranto 99-75. Partita a tratti divertente in cui il Taranto ha messo in mostra una discreta organizzazione di gioco e delle belle potenzialità.
Il team jonico allenato dall’ex coach granata Davide Olive ha messo su un organico da prima fascia nella serie cadetta. Taranto ci riprova quest’anno cambiando profondamente l’organico. Al posto di Stanic si è preferita la freschezza e l’atletismo del cestista estone ex Avellino Hugo Erkmaa, accanto a lui Manuel Diomede, Sergio Biagio, gli esperti Gambarota, la stazza di Ponziani, Alberto Conti ed il giovane centro Mehmedovic completano un roster che non nasconde le sue ambizioni: il salto di categoria. Nardò è invece fresca fresca di promozione in serie A.
L’esordio nel difficile campionato di Legadue richiede un lavoro certosino ed una base solida. La solidità arriva da risorse locali, il nuovo title sponsor per la Pallacanestro Nardò ha il nome e il volto di Luciano Barbetta. La società neritina, infatti, negli scorsi giorni ha siglato una nuova partnership per la prossima stagione agonistica in Serie A2, con l'azienda Next Srl.
La Next Srl nasce nel 2017 dall’idea del suo fondatore, che, forte del supporto di un partner leader nel settore, decide di dar vita alla quarta trafileria del Sud Italia con l'impianto di una pressa da 1800 tonnellate di spinta che permette di estrudere profili in alluminio con una produzione giornaliera che può arrivare fino a 30 tonnellate.
Veniamo al match.
Marco Gandini (Nel suo curriculum cestistico figurano le esperienze nei settori giovanili di Olimpia Milano, Pallacanestro Cantù e Casalpusterlengo. Ruolo da assistente allenatore in Serie A sulle panchine di Milano e Cantù, in A2 a Casale Monferrato e Verona. Capo allenatore in Serie B con Sangiorgese) in avvio manda in campo i due americani (Thomas e Ferguson), Fallucca, Jerkovic e Leonzio. Partenza lenta con le gambe dei granata imballate dopo il grande carico di lavoro per la preparazione di questi giorni.
La squadra di coach Olive (stimolata dal confronto) parte bene 14-19 per gli jonici che da oltre l’arco trovano una serie di bombe che allarga, seppure di misura, il divario. Alla fine del primo tempino 22 a 17 per Taranto. In avvio nel secondo quarto i primi due punti di Ferguson che parte al piccolo trotto, e poi via via fa vedere sprazzi di sopraffino talento.
Belle indicazioni arrivano anche da chi pare già in forma campionato come la guardia Leonzio. I lunghi fanno decisamente più fatica come era prevedibile, Thomas non è ancora tirato a lucido ma ha già presenza sotto le plance ed una mano decisamente educata, la scommessa Jerkovic merita di essere giocata, grandi mezzi fisici e buona tecnica.
Andrea La Torre comincia a prendere confidenza con il canestro e graffia in difesa. Quintrell Thomas fa sentire muscoli e centimetri al centro dell’area. Al riposo Nardò conduce 51-42. Quando i granata cominciano a correre si intravvedono le prime promettenti luci dopo il pareggio a quota 30 è una progressione senza sosta. Le note liete: Burini è determinato e in crescendo, l’asse play-pivot pare funzionare, Mitchell Poletti fa il capitano e dispensa consigli e grinta, Fallucca brucia la retina che è una bellezza e al termine del terzo tempo il team granata tocca quota 80-61.
Tra le note dolenti Bjelic che anche in Legadue farebbe la sua bella figura ma rischia di non poter giocare: ci si chiede come mai non sia ancora cittadino italiano. Misteri della normativa e dei visti…C’è il tempo di vedere la prima standing-ovation per Ferguson dopo un prestazione tutta sostanza ed alcuni canestri da manuale e le prime uscite dei giovanissimi Cavalera e Cappelluti. 99 a 75 il risultato finale della prima incoraggiante uscita. Il patron Fabrizio Durante ed il presidente Marra se la ridono sotto i baffi…