Un premio nel segno di Bodini

Emozioni forti, e appassionata letteratura nel segno di Vittorio Bodini.

Appassionate conversazioni, momenti di interessante spettacolo, musiche coinvolgenti: la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio Letterario Internazionale “Vittorio Bodini”, con la direzione artistica di Antonio Minelli, ha registrato il tutto esaurito al Teatro Apollo a Lecce, che ha aperto le sue porte a settecentocinquanta ospiti, tra letterati, pubblico attento e autorità.

Molte di più le richieste di partecipazione arrivate alla segreteria organizzativa, che non è stato possibile accogliere per le note ragioni di sicurezza legate alla capienza.

Il legame di Bodini con l’Andalusia: è stato questo il fil rouge che ha portato sul palco canti popolari salentini interpretati magnificamente da Alessandra Caiulo e Salvatore Casaluce, con le danze di Maristella Martella, e il flamenco dei Flamenco Nuestro.

Un successo nel nome di Vittorio Bodini, poeta e traduttore tra i più significativi del Novecento; sul palco a fare gli onori di casa il giornalista e scrittore Antonio Caprarica, con lui, accomodati in un spazio che ricalcava i famosi dehors delle piazze salentine, i professori e gli accademici membri della giuria che ha assegnato i premi.

Si sono alternati i vincitori del premio per la poesia Roberto Mussapi, con il libro La piuma del Simorgh, edito da Mondadori nella collana Lo Specchio, e per la traduzione il team di traduttori (Ezio Sinigaglia, Filippo Tuena, Lorenza Di Lella e Francesca Scala) rappresentato da Giuseppe Girimonti Greco – che ha ritirato il premio – per il libro Vertigine di Julien Green pubblicato da Nutrimenti.

A loro, oltre alla somma in denaro, è andata un’opera di Ugo Nespolo offerta da Art&Co Gallerie. Con loro anche Fiorella Rizzo per il riconoscimento “Le mani del Sud” (che ha previsto anche un omaggio di una magnum dell’etichetta “Mani del Sud” di Apollonio casa vinicola) e Luisa de Nardis per ritirare l’Omaggio alla Memoria a suo padre Luigi, indimenticato Preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università la Sapienza di Roma, illustre francesista e amico di Bodini.

Tra i momenti più emozionanti, di certo la proiezione dell’intervista ad Andrea Camilleri, a cui è stato riconosciuto il premio “La luna dei Borboni”, realizzata nella casa romana dello scrittore a cura del Centro Studi Vittorio Bodini, con la collaborazione di imovepuglia.tv. L’autore ha emozionato il pubblico raccontando della sua amicizia con Vittorio Bodini, nata quando i due letterati erano molto giovani, in occasione di un appuntamento teatrale a Lecce. Toccanti le sue considerazioni sulla cultura intesa come “epidemia” per la quale non esiste vaccino.

Ospite della cerimonia anche l’attrice Daniela Poggi che ha letto alcuni brani tratti dalle opere dei vincitori e da Barocco del Sud e Corriere spagnolo di Vittorio Bodini

«Dinanzi alla bellezza del Teatro Apollo – ha affermato Valentina Bodini, figlia del letterato e presidente del Centro Studi a lui intitolato – ho avuto la sensazione che l’intera città di Lecce fosse con noi in un abbraccio ideale a ciò che ha rappresentato e continua a rappresentare Vittorio Bodini. Riprendendo le parole di Andrea Camilleri, mi auguro che il pubblico che ieri ha partecipato alla cerimonia di premiazione “diventi contagioso” e che nel nome di mio padre si possa proseguire nella diffusione della cultura».

Il Premio Letterario Internazionale “Vittorio Bodini” è promosso e organizzato dal Centro Studi che porta il suo nome nell’ambito delle attività di promozione e valorizzazione della figura del letterato svolte durante l’intero anno. Il Premio ha il Patrocinio dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, della Città di Lecce, della Città di Nardò, dell’Università del Salento e di Besa editrice e si inscrive nell’ambito delle iniziative di Lecce Città del Libro 2017.

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