Un’interrogazione al sindaco di Nardò per far luce sulla vicenda riguardante l’impianto per il recupero della plastica. Giancarlo Marinaci, vice presidente del consiglio comunale evidenzia il mancato coinvolgimento della comunità. E ricostruisce l’iter senza alcuna trasparenza.
La Regione Puglia mediante la Determinazione Dirigenziale n.314 del 20 Dicembre 2017 ha emanato un avviso di ”Manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione di aree idonee alla localizzazione di impianti integrati anaerobici/aerobici destinati al recupero della frazione organica dei rifiuti urbani rivenienti dalle raccolte differenziate”; a questo è seguito un ulteriore avviso di “Manifestazione di interesse finalizzata alla localizzazione di tre impianti destinati al trattamento e recupero, rispettivamente, di vetro, plastica, carta e cartone rivenienti dalle raccolte differenziate di rsu, per la produzione di materie prime secondarie”. Ebbene, la Regione Puglia con la Determinazione Dirigenziale n.152 del 6 Giugno 2018 ha approvato i verbali, l’elenco delle istanze escluse e la graduatoria delle istanze ammesse alla procedura negoziale. Dalla graduatoria delle istanze ammesse alla procedura negoziale risultano beneficiari degli interventi per l’ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani i comuni di Soleto e di Nardò. Sulla base delle determinazioni dirigenziali citate nel comune di Soleto, nella zona industriale di Galatina, dovrebbe sorgere l’impianto di compostaggio mentre nel comune di Nardò dovrebbe sorgere l’impianto per il recupero della plastica.
LA PEC ATTESTA LA VOLONTA' DI VOLER ACCOGLIERE IL COMPOSTAGGIO - Il comune di Nardò è stato il primo ad aderire alla “Manifestazione di interesse finalizzata alla individuazione di aree idonee alla localizzazione di impianti integrati anaerobici/aerobici destinati al recupero della frazione organica dei rifiuti urbani rivenienti dalle raccolte differenziate”. Come per altro attesta la Pec protocollata il 25 gennaio scorso con cui l’Ente ha aderito alla proposta della Regione. In graduatoria poi il comune si è classificato dopo Soleto, Pulsano, Foggia, Melpignano e Brindisi. I comuni selezionati, sono stati convocati il 14 giugno ad un confronto negoziale con la Regione e l’Agenzia Territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti (AGER); ciò conferma la piena volontà da parte della Vs amministrazione di aderire alla proposta della Regione, poi nella tarda mattinata del 14 si venne a sapere che Soleto avrebbe dovuto accogliere l’impianto di compostaggio per la frazione umida. E a Nardò sarebbe stato realizzato un impianto di raccolta e trattamento rifiuti di plastica un impianto a poca distanza dalla marina di sant’Isidoro.
IL CONSIGLIO E VAGLIO DISSERO NO RISPETTO ALLA REALIZZAZIONE DI ULTERIORI IMPIANTI - I presunti vantaggi fiscali per chi ospiterà la discarica non possono essere certamente oggetto di baratto con la salute dei cittadini e lo sviluppo turistico che è ormai un processo ampiamente avviato. C’è inoltre una delibera di consiglio approvata nel 2006 dall’allora sindaco Antonio Vaglio con cui si delibera di manifestare il dissenso del consiglio comunale di Nardò a qualsiasi soluzione che preveda come recapito finale lo smaltimento di rifiuti presso la discarica di Castellino, non solo. Si deliberò di manifestare con fermezza “L’indisponibilità della Città di Nardò alla realizzazione di ulteriori impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti”.
NESSUN COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA' - Il vice presidente del consiglio interroga il sindaco e gli assessori competenti per sapere: Quale processo di lavorazione avverrà con l’impianto previsto di recupero della plastica. Sarà la sola frantumazione o seguiranno ulteriori processi di lavorazione? Se siano stati valutati gli impatti e l’inquinamento previsto. Allocarlo presso l’ex discarica di Pendinello, indipendentemente dal sito, comporta necessariamente una valutazione di impatto ambientale? Quali sono gli studi preliminari che hanno preceduto la decisione di accogliere l’impianto? Come mai, rispetto alle manifestazioni di interesse, avete deciso di puntare su di un impianto di compostaggio di grosse dimensioni invece di orientarvi, così come fatto dalla precedente amministrazione, sul compostaggio collettivo e sulle compostiere di comunità? Come mai la questione non è stata portata in Consiglio Comunale, non è stata informata la cittadinanza, non vi è stato alcun coinvolgimento della comunità e non è stata neppure informata la Consulta per l’Ambiente, la cui istituzione serve a garantire l’effettiva partecipazione democratica dei cittadini all’attività politico-amministrativa?