Finisce in bagarre a Nardò, a Palazzo Personè, con l’opposizione che abbandona l’aula consiliare nel giorno del consiglio comunale. All’ordine del giorno, tra gli altri punti, il piano di lottizzazione di Torre Inserraglio, il bilancio di previsione esercizi 2018 2020 variazione e la salvaguardia degli equilibri di bilancio ed assestamento.
Su Torre Inserraglio è stata approvata dalla maggioranza la deliberazione di decadenza dell’atto. “Avreste potuto e dovuto farlo nel 2017, - argomenta My - noi non siamo contrari ma anche a causa di tale colpevole ritardo con cui Mellone si è finalmente deciso a portare in consiglio questa delibera (A causa del quale ritardo non sappiamo se l’amministrazione possa essere esposta qualche contenzioso o a qualsivoglia danno) che oggi ci asteniamo dalla votazione. Mugugni, qualche parola di troppo fuori dai microfoni e poi l’applauso di scherno all’indirizzo di Roberto My degli assessori Tollemeto e Lupo. Una provocazione che ha fatto esplodere il caos. Sono dovuti intervenire anche gli agenti di polizia municipale. E due agenti di Polizia in borghese presenti in aula. Seduta sospesa per cinque minuti e censura per i consiglieri Piccione e My. Ci si chiede se gli applausi di scherno e gli insulti siano tollerati dal presidente super partes perché corredo di un consiglio sui generis o se siano tutelati perché elargiti da esponenti organici alla maggioranza. Il presidente del consiglio avrebbe dovuto censurare comportamenti scorretti da ambo le parti e che poi hanno infiammato gli animi. A proposito dell’Affaire Soviva già l’amministrazione Risi ed in particolare l’assessore Leuzzi con una nota del 10 dicembre del 2015 chiarivano al dirigente “Da troppo tempo la convenzione in oggetto non trova attuazione. Se da un lato le difficoltà in cui il settore si muove, attesa la carenza di organico possono giustificare alcuni ritardi nella gestione del procedimento, e se dall’altro le mutate esigenze del territorio hanno portato questa amministrazione a valutare la possibilità di rivedere con la Soviva quanto stabilito a proposito delle opere di urbanizzazione secondaria (In particolare a proposito delle strutture sportive da realizzare), nessun ritardo ulteriore può essere ancora giustificato. L’amministrazione Risi concordò sulla possibilità che la Soviva formulasse una proposta alternativa. La stessa società propose in alternativa la realizzazione di un percorso natura per bambini al posto di una piscina e la cessione dei due campi da tennis esistenti sulla litoranea più facilmente accessibili al pubblico. Il Progetto preliminare con allegata relazione sulla nuova proposta sarebbero dovuti pervenire all’Amministrazione in tempo utile ma così non è stato. L’assessore riferì che si dovesse procedere senza ulteriore indugio secondo quanto stabilito dalla convenzione ed a porre gli atti consequenziali. Direttiva a seguito della quale, con nota del febbraio del 2016 il dirigente rappresentava la necessità di proporre in consiglio la decadenza della convenzione. Un consiglio che di lì a poco avrebbe lasciato il posto all’attuale consiglio. “C’è da chiedersi – interviene il consigliere My - come mai l’efficiente sindaco nonostante l’indirizzo dell’amministrazione Risi e la nota del dirigente in data 19 10 2017 con cui si sollecitava il proseguio del procedimento di decadenza, abbia perso quasi due anni(dall’insediamento dell’attuale sindaco al 24 Aprile del 2018 – direttiva del sindaco Mellone). “Ha raccontato di inesistenti ritardi. Forse – obietta My – si riferiva alle amministrazioni guidate da Vaglio che oggi lo sostiene ed in particolare all’assessore Natalizio che pure ha curato l’urbanistica in quegli anni? Questo ulteriore ritardo potrebbe in qualche modo aver compromesso la possibilità di escutere la fideiussione, tentando di addossare colpe a precedenti amministratori e così meschinamente di precostituirsi un alibi nei confronti di quei cittadini che non avendo la possibilità di approfondire, prendono per buono ogni cosa che esca dalla sua bocca”.
In consiglio è intervenuto anche Raffaello Presicce a rappresentanza degli ausiliari rimasti a casa dopo la decisione dei eliminare le strisce blu dalla Città e di attivarle solo nelle marine e nei pressi di Portoselvaggio. Presicce che ha ringraziato anticipatamente tutti per l’attenzione, ha voluto rappresentare la condizione dei lavoratori, ausiliari disoccupati per via delle problematiche della società che gestiva il servizio. “Abbiamo lavorato con tutte le amministrazioni correttamente, e per il nostro servizio siamo stati anche lodati pubblicamente. Negli incontri successivi noi avevamo avuto la sua rassicurazione che avrebbe dato a noi attenzione nel momento in cui fosse stato ripristinato il servizio. Siccome abbiamo visto che nelle marine si è fatto uso di vigili ausiliari, e a Portoselvaggio verranno assunte delle unità per svolgere tale servizio. E anche lei aveva detto che ci avrebbe tenuti presenti nel momento in cui questo servizio dovesse essere riattivato a Nardò o nelle marine, gradiremmo che ci fosse la giusta attenzione verso questo problema”. “C’è stata una scelta di carattere politico di eliminare le strisce dall’ambito urbano – ha risposto il primo cittadino - è stata largamente apprezzata dai cittadini. Nessuno vi può garantire di essere assorbiti in alcun tipo di servizio parallelo, ma nell’alveo di concorsi e bandi di gara. Per quanto concerne le strisce blu l’intenzione è quella di tassare il parcheggio soprattutto rispetto a chi viene da fuori”.