Con il concerto di Renzo Arbore e l'Orchestra italiana in Piazza Libertini, al quale hanno assistito diecimila spettatori, e lo spettacolo pirotecnico in contrada Masseria Grande si è conclusa ieri la tre giorni di festeggiamenti in onore dei santi patroni Oronzo, Giusto e Fortunato.
Nel cuore della tradizione lo slogan scelto dall'amministrazione comunale che, di concerto con la Curia e grazie all'ausilio di Pugliarmonica, ha voluto riportare in città presenze, riti e spettacoli scomparsi negli ultimi anni curando direttamente l'organizzazione della festa. Sono così tornati i palloni aerostatici lanciati al rientro in Cattedrale delle Statue dei santi, ed è tornata ad essere parte fondamentale della festa, in piazza e nelle vie del centro cittadino la banda. Il Gran Concerto Bandistico di San Giorgio Jonico diretto dal maestro Giorgio Lacanfora e la Banda di Sogliano Cavour, diretta dal maestro Giancarlo Perrone, hanno allietato le giornate di festa per le vie della città e dalla Cassa armonica presente in Piazza Sant'Oronzo, rispolverando la tradizione dei matinée bandistici, molto apprezzata da leccesi e turisti. Venerdì 24 agosto all'arrivo della processione in Piazza, l'accensione delle luminarie di Mariano Lights ha dato il via alla festa, tra lo stupore di migliaia di persone, alle quali l'arcivescovo Mons. Michele Seccia si è rivolto nella colorata cornice della piazza illuminata a festa, dedicando ai leccesi i versi del sacerdote e poeta Don Franco Lupo.
“Siamo contenti di questa tre giorni – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – non perché ci autocompiaciamo, come qualcuno sostiene; ma per i tantissimi complimenti ricevuti, le attestazioni raccolte, i gradimenti espressi. Abbiamo voluto una Festa che fosse vissuta dalla città, non una Festa che sequestrasse la città. Abbiamo voluto una Festa popolare capace di recuperare tradizioni perdute e introdurre novità necessarie; che fosse ordinata, pulita, rispettosa dei luoghi, delle regole, dei comportamenti. Abbiamo ascoltato anche le osservazioni, le critiche, i rilievi. Ne faremo tesoro per migliorare l’organizzazione della Festa il prossimo anno. Un grandissimo e sentito ringraziamento a quanti nel Comune hanno garantito questo risultato; nessuna indicazione diretta perché sono stati in tanti a lavorare. Una menzione particolare al Corpo di Polizia Municipale per il grandissimo impegno garantito, per la Protezione Civile e la sua preziosa presenza, per gli autisti della SGM a bordo dei bus fino all’1.30 di notte, per gli operatori Monteco capaci di garantire pulizia nonostante la super produzione di rifiuti. E grazie alle migliaia di visitatori che hanno vissuto la Festa”.
“Abbiamo raggiunto, con umiltà e impegno, un risultato importante: restituire ai leccesi una Festa di cui essere orgogliosi, ripristinando decoro, legalità e soprattutto rimettendo al centro la tradizione – dichiara l'assessore allo Spettacolo, Turismo e Attività Produttive Paolo Foresio – Per la prima volta il programma civile è stato organizzato direttamente dal Comune, con ottimi risultati dal punto di vista del pubblico e del gradimento per la qualità degli spettacoli, con l'apice della esibizione di Arbore in Piazza Libertini che ci ha consentito di introdurre nuovamente un grande concerto di un artista nazionale nei tre giorni di festa. La cassa armonica in Piazza Sant'Oronzo e i matinée bandistici hanno poi emozionato i leccesi ogni giorno. La Fiera di Sant'Oronzo è stata un arricchimento dell'offerta commerciale e non una invasione di bancarelle, abbiamo rispettato i negozianti che ogni anno si vedevano soffocati dagli stand, abbiamo eliminato i gruppi elettrogeni inquinanti e rumorosi fornendo una alternativa sostenibile, abbiamo visto bar, ristoranti e pub riempirsi di clienti. Anche la Villa Comunale e le Porte del centro storico sono state vive e vissute con una offerta di spettacoli pensata per andare incontro a tutti. Pensiamo che la Festa di Sant'Oronzo abbia grandi potenzialità di sviluppo, e questa edizione ce le ha fatte intravedere. Insieme alla Curia, nel rispetto dei valori religiosi, della tradizione folkloristica della città siamo intenzionati a svilupparle ulteriormente, per realizzare una Festa che sia sempre più all'altezza delle ambizioni della nostra città”.