Altro che estendere la fornitura di gas metano alle marine della città. C'è chi evidenzia altre problematiche. Come Daniele Biasco Presidente dell'Associazione Marina di Torre Chianca. "Siamo in completo disaccordo, - dice - dal momento che Torre Chianca - ma non solo - è ancora sprovvista di impianto fognario, realizzato solo nel 20% di tutto il territorio e mai collaudato né tantomeno attivato; per non parlare della fornitura di acqua potabile, che ancora non copre l'intera marina.
Biasco fa l'esempio di zona Solicara, totalmente priva di entrambe le infrastrutture. Il presidente dell'Associazione Marina di Torre Chianca evidenzia che "L’obiettivo espresso dall'Amministrazione stessa", ovvero "rendere le marine dei veri e propri quartieri della città" - citazione che già di per sé fa capire la differenza esistente tra le due realtà -, dovrebbe passare per tante altre problematiche in cerca di soluzioni come la sicurezza, la raccolta dei rifiuti, i servizi di trasporto pubblico annessi disagi per cittadini e villeggianti, solo per citarne alcuni.
Biasco apre anche un altro capitolo, quello relativo alla "segnaletica stradale, sia orizzontale - ancora assente, nonostante siano terminati i lavori di ripristino del manto stradale, che da capitolato d'appalto spettavano alla ditta appaltatrice dei lavori della rete fognaria nel mese di Dicembre 2017 - e verticale, che necessita di una riqualificazione totale".
"Abbiamo inviato al Sindaco e agli Assessorati di competenza, già prima della stagione estiva, le segnalazioni di problemi riguardanti i canali presenti nella nostra marina, privi di manutenzione e che versano da anni in condizioni pessime anche sotto il profilo igienico-sanitario. Crediamo che le problematiche appena citate abbiano un'assoluta priorità per una vera giusta valorizzazione di Torre Chianca".
"Invitiamo . conclude Biasco - quindi l'Amministrazione a valutare insieme ai cittadini stessi quali sono le reali urgenze per i litorali leccesi, prima di prendere decisioni operative. Se così non è, senza un confronto con chi vive queste località quotidianamente, la parola “riqualificazione” resta solo un’effimera illusione".