"Ancora una volta al centro dei disagi cittadini si ripresenta la marina di Torre Chianca, con i suoi canali e la totale assenza di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, nonostante le continue denunce". A puntare il dito contro i gravi disagi Daniele Biasco, presidente dell'associazione Marina di Torre Chianca.
"Tre solo nel 2018; l'ultima risale al 29 novembre, con la richiesta di un intervento urgente da parte della Protezione Civile per verificare lo stato dell’esondazione (già in corso) del Canale Longa, che da Case Simini sfocia sotto la torre".
"In questi giorni alcuni residenti - specialmente in via S. Andrea, via Giglio e zone limitrofe - sono impossibilitati perfino ad uscire dalle loro abitazioni perché il manto stradale è completamente invaso dall’acqua; come d’altronde succede spesso con l’esondazione del canale Fetida in Via del Tiglio, quando si ostruisce lo sbocco dell'Idume. Se non vengono garantite le ordinarie manutenzioni di taglio della vegetazione, dragaggio e disostruzione, queste esondazioni, quando associate ai forti venti di Maestrale, causano anche gravi conseguenze idrogeologiche. Più volte abbiamo denunciato questo stato dei fatti sia alla Procura che all'Amministrazione Comunale e, nello specifico, all'Ufficio Ambiente, oltre che al Sindaco. Sappiamo bene che la competenza è del Consorzio di Bonifica Ugento Li Foggi, ma crediamo che anche gli enti pubblici appena citati abbiano il compito tutelare la salute dei cittadini che ormai vivono in uno stato igienico-sanitario non più sostenibile. Alcuni giorni fa, precisamente l’1 dicembre, abbiamo ricevuto solo un funzionario del Comune e un operatore della Lupiae che, accompagnati sul posto, hanno verificato il reale problema e la necessità di aprire la foce mettendo in sicurezza le strade pubbliche e le abitazioni".
"Ad oggi, - continua Biasco - nessun'altra autorità competente ci ha contattati o ha effettuato alcun tipo di sopralluogo. Teniamo a precisare che questi interventi sarebbero oltretutto finanziati dalla Regione all'Ente preposto, per cui non graverebbero sulle casse del Comune, che dovrebbe solo denunciare lo stato dei canali e vigilare affinché i lavori vengano svolti nei giusti tempi e a regola d'arte". "Ritorna quindi nella nostra mente una domanda perennemente senza risposta: Quando verranno prese seriamente in considerazione le priorità delle marine e dei loro residenti?".