Esclusiva*, Lecce: Consorzio Asi, il presidente della Provincia rivendica la poltrona della discordia. Mellone l’avrebbe promessa da tempo ad un suo fido consigliere

Qualcuno ricorderà certamente i tre Tenori, I Tre Tenori è una formazione di grande successo che ha tenuto concerti negli anni novanta e nei primi anni 2000: gli spagnoli Placido Domingo, Josè Carreras e l'italianissimo Luciano Pavarotti. L'occhio impertinente e irriverente di quel geniaccio di Dario Minerva ha fatto il resto. Immortalando i tre protagonisti di questa storia: i sindaci di Nardò, Gallipoli e Galatina. Insieme come, con il dovuto rispetto,  i Tre Tenori. Vediamo perchè...

 

Fumata nera almeno per il momento. La richiesta di convocazione dell’assemblea dei soci del Consorzio Industriale che avrebbe dovuto svolgersi il 21 gennaio scorso è andata male. L’assemblea, in assenza di numero legale, non si è costituita ed il presidente della Provincia ha presentato una richiesta di riconvocazione al 1 febbraio. Lo scorso lunedì quello che è apparso quasi una sorta di blitz si è chiuso con un nulla di fatto. Non capita certamente tutti i giorni di veder arrivare una nutrita pattuglia di sindaci con tanto di presidente della Provincia in testa. Alla buon’ora si sono presentati all’ASI i “gemelli diversi”, ossia il presidente della Provincia nonché sindaco di Gallipoli Stefano Minerva ed il sindaco di Nardò Pippi Mellone, insieme a loro anche il primo cittadino di Galatina, Marcello Pasquale Amante, accompagnato dal fido Pier Antonio De Matteis. Presente all’incontro anche il sindaco di Soleto Graziano Vantaggiato. Non era esattamente una visita di cortesia né un incontro istituzionale. In ballo c’è la postazione della presidenza del consorzio che è nelle mani dal 2011 da Angelo Tondo, fittiano di ferro e in carica dal 30 Giugno 2011, data di insediamento del nuovo Consiglio D'Amministrazione, nominato con delibera dell'Assemblea Generale. Singolare che i convenuti si siano recati lì Statuto del Consorzio alla mano. La postazione che dovrebbe scadere in via naturale nel 2021 sarebbe stata promessa da Mellone ad un suo leale consigliere Paolo Arturo Maccagnano.

ECCO PERCHE’ E’ DIFFICILE PROCEDERE CON IL COMMISSARIAMENTO - La poltrona della discordia vale circa 3 mila euro al mese, che si sa, in tempi di vacche magre, farebbero felice chiunque. E si sa. Le promesse in politica vanno mantenute. Il problema di Mellone è legato alle difficoltà da parte della Regione Puglia di procedere con un commissariamento che dovrebbe essere giustificato dall’esistenza, ad esempio, di gravi anomalie. Cosa difficilmente riscontrabile. L’organo viene inoltre eletto attraverso elezione indiretta e non nominato. Una matassa difficile dunque da sbrogliare. Il cda è attualmente composto da Pantaleo Greco (Presidente), Angelo Landolfo (Revisore) e Silvano Carluccio (Revisore). Presenti inoltre Carmine Caputo, (Ex sindaco di Galatone) Giuseppe Petracca, Antonella Greco e Michele Sperti. Il segretario è Antonio Fitto (ex sindaco di Maglie). La vittoria alle provinciali e l’accordo di Mellone che si è prima seduto al tavolo del centrodestra e poi in maniera spregiudicata si è accordato con Minerva dà al sindaco di Nardò una sorta di entratura privilegiata che si è già concretizzata, per la verità in maniera abbastanza eclatante, con la nomina nell’esecutivo provinciale di Antonio Tondo, a quest’ultimo, un fedelissimo di Andare Oltre, movimento di estrema destra, la delega non certo di poco conto ai Trasporti. I convenuti hanno parlato al Presidente del Consorzio che naturalmente è politico di lungo corso. Ed hanno fatto la voce grossa. Pare che però Tondo non si sia scomposto. Difficile a questo punto trovare un triste accordo. Probabile che il tentativo sia andato mestamente a vuoto.

COS’E’ L’ASI - L’Asi, l’Area per lo sviluppo industriale, di Lecce è un consorzio composto dal Comune capoluogo, dalla Provincia, dalla Camera di Commercio e dai comuni di Galatina, Galatone, Gallipoli, Maglie, Melpignano, Miggiano, Nardò, Soleto, Specchia, Surbo e Tricase.

Il Nucleo industriale di Lecce – come si evince dal sito ufficiale - diventa Area per lo Sviluppo Industriale. Nello stesso anno viene approvato il Piano Regolatore preliminare in materia industriale della Provincia di Lecce con il quale si individuano sei agglomerati industriali oggi esistenti: Lecce-Surbo; Galatina-Soleto; Nardò-Galatone; Gallipoli; Tricase-Specchia-Miggiano; Maglie-Melpignano. I sei agglomerati occupano circa 1312 ettari e formano, insieme alle numerose aree PIP comunali, le Aree-Sistema oggetto del programma di intervento infrastrutturale. Nei sei agglomerati industriali operano oltre trecento aziende con quasi 6ooo addetti, considerando che si è in una fase di forte crescita di localizzazioni e delocalizzazioni industriali. Il comparto produttivo prevalente è quello manifatturiero con una accentuata presenza di aziende nel settore metalmeccanico, calzaturiero, tessile e della trasformazione di prodotti agricoli.

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