Lecce: danneggiamenti al gazebo del partito di Salvini, ferita una minore, la condanna di Salvemini

Lecce Città Pubblica interviene in merito ai danneggiamenti al gazebo del Partito di Salvini in piazza Sant'Oronzo. Nei tafferugli una minorenne, pare che sia stata ferita e abbia riportato ferite che i sanitari avrebbero giudicate guaribili in otto giorni. 

 

"Per la violenza non c’è mai posto, da qualunque parte essa provenga, senza distinzione di appartenenze o ideologie politiche. Per questo condanniamo con forza i gravi episodi che questa mattina hanno coinvolto gli attivisti della Lega in Piazza Sant’Oronzo, e ci auguriamo che il clima civile che ha fin qui contraddistinto la campagna elettorale cittadina non venga ulteriormente avvelenato proprio a ridosso del 26 maggio. Il libero confronto delle idee per noi è il pilastro dell’agire politico e ci spendiamo ogni giorno perché questo principio si affermi, senza eccezioni, anche all’interno del dibattito pubblico. La violenza - fisica, verbale o “virtuale” che sia - è la negazione fi tutto questo. E noi ne prendiamo le distanze".

Sulla vicenda interviene anche Carlo Salvemini:“Quando lo spazio pubblico diventa il luogo della violenza politica ad essere colpiti sono tutti coloro che si riconoscono nella libera espressione delle idee, indistintamente. Per questo esprimo la mia solidarietà ai giovani che questa mattina in piazza Sant’Oronzo sono stati vittime di una violenta aggressione, augurando alla ragazza che ha dovuto ricorrere alle cure mediche un prontissimo ritorno all'attivismo politico. 

La mia solidarietà va anche ai rappresentanti territoriali della Lega e a tutti gli iscritti al loro movimento politico, con i quali condivido in questi mesi lo spazio di una campagna elettorale nella quale i toni e il confronto non sono mai andati sopra le righe.

Ogni volta che si consuma un episodio di violenza politica ripenso all'intervista di Sandro Pertini su Democrazia e Fascismo, nella quale egli si dichiarava fedele al precetto di Voltaire: "Io combatto la tua fede che è contraria alle mia ma sono pronto a battermi sino al prezzo della mia vita perché tu possa esprimere sempre liberamente il tuo pensiero" 

Io non sono credente ma rispetto la fede dei credenti – diceva Pertini - Io sono socialista ma rispetto la fede politica degli altri. Discuto e polemizzo con loro ma ciascuno deve essere sempre padrone di esprimere liberamente il proprio pensiero”.

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