Gli industriali leccesi presentano il "Piano per lo Sviluppo del Salento", il leit motive? "Tra il dire e il fare c'è il nostro futuro"

Confindustria Lecce organizza stasera alle ore 17.30, presso il Chiostro del Rettoratol’Assemblea Annuale Pubblica durante la quale presenterà alle istituzioni, alla rappresentanza politica a tutti i livelli, alle associazioni di categoria, ai sindacati, al mondo accademico e bancario e agli stakeholder territoriali, il “Piano per lo Sviluppo del Salento”, con le priorità economiche ed infrastrutturali per la provincia di Lecce.

 

“Tra il dire e il fare c’è il nostro futuro” è il leit motive ispiratore del Piano che vuole essere, in un momento particolarmente delicato per le imprese e per il tessuto economico e sociale della provincia di Lecce, una guida, certamente non esaustiva, degli impegni e degli obiettivi da raggiungere per rendere il nostro territorio più competitivo e attrattivo. Il documento propone una strategia condivisa e chiara per disegnare il prossimo futuro, al fine di agire tempestivamente sulle leve prioritarie necessarie a ridare slancio al Salento.

Turismo, Agroalimentare, Sistema Moda, Metalmeccanico, Servizi – (ICT, Ambiente e Sanità) sono i principali settori oggetto dell’analisi di Confindustria Lecce che, partendo dalle “sensazioni” ha cercato e analizzato dati storici e attuali forniti dalla Camera di Commercio di Lecce, dall’Istat e dall’Inps, in modo da fotografare lo stato dell’economia del Salento e formulare ipotesi concrete di sviluppo con tempi e modalità di realizzazione certi.

Imprescindibili per lo sviluppo e per un territorio che vuol dirsi moderno e civile sono le condizioni di contesto. Oggi più che in altri periodi storici la concorrenza non è più solo tra imprese ma tra territori, che devono mettere il sistema economico nelle condizioni di operare e sprigionare i propri benefici effetti. La competitività è una partita non da poco conto sulla quale occorre investire a sistema per migliorare l’attrattività territoriale. Gli industriali salentini nel documento evidenziano come le infrastrutture materiali (trasporti e logistica)  e quelle immateriali (formazione e lavoro, zone industriali, zes, politiche integrate per lo sviluppo industriale, identità e brand di territorio, burocrazia, legalità e giustizia) sono fattori di contesto da valorizzare e incrementare per consentire il rilancio del nostro meraviglioso Salento.

“L’Assemblea – afferma il presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro - sarà un momento corale, di grande coinvolgimento, nel quale chiederemo alle forze economiche e sociali e a tutti gli stakeholder territoriali un impegno a fare, a costruire, a lavorare insieme su obiettivi prefissati, con tempi certi. Non è più il tempo delle parole, ma quello dell’azione: tra il dire e il fare c’è il nostro futuro. Urge intervenire con tempestività per colmare gli innumerevoli gap che ci separano dai territori dalle economie più solide e strutturate, in modo che il Salento torni ad essere protagonista indiscusso dello sviluppo del Paese, del contesto mediterraneo e più in generale internazionale”.

Dopo i saluti del sindaco del comune di Lecce Carlo Salvemini e del rettore Vincenzo Zara, il presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro illustrerà il Piano di sviluppo per il Salento.

Ne discuteranno, poi, in una tavola rotonda: Barbara Lezzi, ministro per il Sud; Michele Emiliano, presidente Regione Puglia; Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce; Andrea Caroppo, Europarlamentare e Raffaele Fitto, Europarlamentare.

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