Il Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara con il Direttore Generale Donato De Benedetto e il Prorettore Vicario Domenico Fazio esprimono: “I migliori auguri di buon lavoro al Prof. Fabio Pollice, nuovo Rettore dell’Università del Salento per il sessennio 2019-2025. Dopo una campagna elettorale intensa e molto partecipata, la comunità accademica Lo ha scelto per questo incarico che Lo vedrà protagonista di un percorso impegnativo, senz’altro foriero di grandi risultati per Lui, per UniSalento e per il nostro territorio”.
Il commento del Rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara: “Hanno vinto l’inclusività e il senso di appartenenza alla comunità, valori portati avanti con convinzione durante tutta la campagna elettorale e che rappresentano l’unica carta vincente in un momento in cui prevalgono, a vari livelli, visioni divisive e decisamente improduttive”.
Il Rettore dell’ Università del Salento per il sessennio 2019/2025 sarà dunque il professor Fabio Pollice, ordinario di Geografia economico-politica: lo ha eletto oggi (Ieri per chi legge n.d.r.)la comunità accademica dell’Ateneo salentino che, dopo le prime tre votazioni la settimana scorsa, è stata chiamata al voto di ballottaggio.
Ha votato l’83,27% degli aventi diritto, e in particolare: 168 (su 210) studenti (80%), 451 (su 546) componenti del personale tecnico-amministrativo e dei collaboratori ed esperti linguistici (82,60%) e 516 (su 607) docenti e ricercatori (85,01%), per un totale di voti espressi di 1.135. All’esito dello scrutinio, i voti espressi (tenendo conto del voto pesato, sulla base di quanto stabilito dallo Statuto) sono stati i seguenti: Michele Campiti: 366,363 - Fabio Pollice: 388,143
Le schede bianche sono state 7, le schede nulle 10.
LE RIFLESSIONI E GLI AUGURI DEI COBAS DI UNISALENTO - Con la quarta votazione si è conclusa la tornata elettorale che ha portato alla elezione del nuovo Rettore dell’Università del Salento. Con 388,143 voti la comunità ha scelto il prof. Fabio Pollice, cui vanno le nostre congratulazioni e i nostri più sentiti auguri di buon lavoro.
La competizione si è svolta nella correttezza e nel rispetto delle diverse posizioni in campo. Merito che certamente va ascritto, a nostro avviso, in prima istanza al prof. Vincenzo Zara, che, nel corso del suo mandato ha saputo riportare in Ateneo un clima di serenità ed equilibrio e nel corso della campagna elettorale ha saputo garantire il rispetto dei ruoli e l’importanza del momento.
Ben consapevoli delle difficoltà insite nel ruolo di gestione di un Ateneo, non dubitiamo però che il nuovo Rettore saprà tener fede agli impegni assunti in campagna elettorale con la collettività accademica, che pur nelle sue molteplici sfaccettature deve sapersi affermare ora come una comunità coesa.
Ci auguriamo che al centro delle strategie programmate dal nuovo Rettore ci siano la crescita dell’Ateneo in termini numerici e qualitativi; la valorizzazione della ricerca scientifica, necessaria per una didattica di qualità; il benessere degli studenti, del personale tecnico amministrativo, dei docenti e dei ricercatori; lo sviluppo dell’intero territorio.
Oltre al nostro sincero augurio di buon lavoro, ci permettiamo però di consegnare al prof. Fabio Pollice anche alcune riflessioni.
La prima riguarda la capacità di mettere a frutto anche le competenze e le proposte avanzate dagli altri candidati che hanno concorso in questa campagna elettorale alla carica di Rettore, un’ampia sinergia non potrà che avere esiti positivi su determinate tematiche. Pensiamo per esempio, fra le altre, alla necessità di promuovere uno sviluppo sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle persone, o alla necessità di garantire, anche attraverso più innovativi strumenti, la massima trasparenza delle decisioni assunte dagli Organi collegiali e la partecipazione della comunità accademica alle scelte dell’Ateneo, favorendo anche la parità di genere.
La seconda riflessione riguarda invece i temi che durante la campagna elettorale hanno riscosso il consenso di gran parte degli elettori, se consideriamo i risultati. Ci riferiamo all’impegno assunto nei confronti del personale tecnico amministrativo e lettori/CEL, che chiedono la valorizzazione del proprio lavoro e delle proprie competenze, anche attraverso più adeguate retribuzioni e un più dignitoso salario accessorio. Impegno, merito e formazione professionale devono infatti essere gli strumenti per eliminare discriminazioni e privilegi. Nel rispetto dell’Istituzione, il personale anche questa volta non ha voluto sottrarsi al dovere di esercitare il proprio voto, nonostante l’inaccettabile disparità sul piano democratico sancita dal voto “pesato”, a tutto vantaggio di alcune componenti universitarie e a svantaggio di altre. Per questo ci aspettiamo che si avvii presto una riflessione sulla rappresentanza, tema che interessa anche altre componenti come quella dei precari della ricerca, la cui voce non ha ancora alcuna risonanza negli Organi di governo del nostro Ateneo.
Il precariato è in effetti l’altra questione su cui oramai, con nostra soddisfazione, tutte le parti sociali sembrano convergere. La stabilizzazione totale dei precari del personale tecnico amministrativo e una seria programmazione per dare una risposta concreta ai ricercatori precari dell’Ateneo costituiscono misure urgenti non più procrastinabili.
Auspichiamo, altresì, che trovino la necessaria attenzione anche le proposte avanzate dagli studenti, in particolare rispetto al diritto allo studio e alla rappresentanza, alla tassazione e ai servizi. Gli studenti rappresentano, a nostro avviso, una componente fondamentale per la definizione del nuovo ruolo che anche noi vorremmo il nostro Ateneo interpretasse. Riteniamo che la nostra Università debba rientrare tra gli attori protagonisti del Salento, dismettendo i panni dello spettatore distratto.
Se da un lato si tratta di costruire finalmente un rapporto solido e proficuo di convivenza con la città di Lecce, dall’altro lato c’è bisogno di vivere a pieno anche tutte le questioni rilevanti che riguardano il nostro territorio. Da questo punto di vista, è necessario mettere a disposizione della intera comunità territoriale le competenze di cui la nostra accademia può disporre, istituendo ad esempio un osservatorio permanente sulle tematiche territoriali. Pensiamo a studi approfonditi sulle dinamiche dei fenomeni migratori, delle sofferenze del settore agricolo, sulle infrastrutture energetiche, le tematiche ambientali, la salute, le dinamiche economiche e occupazionali. Per istituzionalizzare questa visione sono indispensabili due componenti: la conoscenza scientifica e l’impegno consapevole, tanto dei docenti quanto degli studenti e del personale t/a, che oltretutto dimostrano già quotidianamente una particolare predisposizione in tale direzione.
Certi della possibilità di avviare una collaborazione costruttiva, per migliorare le condizioni di lavoro di chi con senso di responsabilità intendiamo rappresentare, e per contribuire alla generale crescita del nostro Ateneo, auguriamo al Magnifico Rettore dell’Università del Salento, prof. Fabio Pollice, buon lavoro.
GLI AUGURI DI BUON LAVORO DELLA UIL - “Al nuovo rettore dell’Università del Salento, Fabio Pollice, vanno i nostri migliori auguri per il prestigioso incarico, con l’auspicio che continuerà a rafforzare il rapporto fra Ateneo e mondo del lavoro”. Salvatore Giannetto, segretario generale della Uil di Lecce, intravede nel programma elettorale del nuovo rettore dell’ateneo salentino “elementi incoraggianti per continuare sulla strada di un deciso rilancio della nostra università, attraverso un coinvolgimento costante di tutta la comunità accademica e delle forze socio-economiche locali”.
“Offriamo da subito la disponibilità della Uil – prosegue – a interagire con il prof. Pollice con spirito collaborativo, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, convinti come siamo della necessità di mettere da parte le ‘vecchie ruggini’ che troppo spesso dividono questa comunità accademica e di proseguire verso un piano di investimenti e di riforme che valorizzino l’ateneo salentino, aprendo la strada a ricadute positive e concrete anche sul mercato occupazionale e sul tessuto economico e sociale del nostro territorio. Tutto ciò non può prescindere da un’interlocuzione costante tra Università e imprese, rapporto che è di importanza strategica per l’innovazione e fondamentale per delineare le prospettive di sviluppo e di crescita di questa terra. Nell’augurare buon lavoro al prof. Pollice – conclude il segretario Giannetto – vogliamo anche ringraziare il prof. Vincenzo Zara per il lavoro fin qui svolto in questa direzione”.