Domattina grazie all'intercessione e alla diffida da parte del Prefetto a Nardò potrà svolgersi regolarmente il Consiglio Comunale monotematico voluto dai consiglieri di opposizione per affermare la contrarietà del Comune di Nardò alla realizzazione di un mega impianto di compostaggio da 60.000 tonnellate in località Pendinello, voluto da Mellone e i suoi.
La vicenda si è conclusa grazie al provvidenziale intervento del Prefetto. Il presidente del consiglio comunale infatti Andrea Giuranna, dopo aver negato la convocazione del consiglio, ha risposto al Prefetto di Lecce assumendo che “…la richiesta nasce da una errata valutazione delle circostanze di fatto operata dai consiglieri comunali richiedenti. Le notizie sono prive di attualità…”. Da lì i consiglieri comunali hanno depositato una nota in Prefettura, indirizzata anche al Ministero dell’Interno, contestando quanto scritto da Giuranna e insistendo per la convocazione. Il 18 luglio il Presidente Giuranna si è dunque visto costretto alla convocazione dell'assise.
La proposta depositata in Comune dai Consiglieri Comunali di opposizione reca anche la firma dell'ex sindaco Antonio Vaglio, vice Presidente del Consiglio Comunale dimissionario e già Sindaco della Città (fu Vaglio a condurre la battaglia per la cessazione dell’attività della discarica di Castellino). Pare che a questo punto l'ex sindaco sia quasi "costretto" ad intervenire per prendere le distanze da un'amministrazione che non si fa certo problemi rispetto all'apertura di eventuali altre discariche. E che ancora non ha mosso un dito per la messa in sicurezza della discarica di Castellino.
L'idea dell'impianto di compostaggio, a sentire il sindaco, sarebbe la "conditio sine qua non" per ottenere un sostanzioso sconto sulla bolletta dei rifiuti che è sostanzialmente aumentata nonostante in campagna elettorale siano stato promessi lauti sconti. Al di là delle promesse campeggia un aumento di oltre il 14%. E la prospettiva, ancora più preoccupante della salata bolletta, di veder nascere sul sito bonificato di Pendinello un mega impianto di compostaggio.
L'opposizione ha evidenziato che "L'impianto per il trattamento dei rifiuti che Mellone e i suoi intendono realizzare ha una portata enorme, tra le 55.000 e le 60.000 tonnellate. Un fabbisogno utile a sobbarcarsi i rifiuti organici di oltre la metà dei Comuni della Provincia. Oltre al danno, la beffa. Perché il sito individuato da questi incoscienti è quello di una ex discarica (Pendinello), ora bonificata dopo lunghi anni. In pratica vogliono riposizionare un impianto di rifiuti su un pezzo di territorio che ha ricevuto, per lungo tempo, tonnellate e tonnellate di rifiuti. A ciò si aggiunga la delibera di Consiglio Comunale n 25 del 13/06/2006 che stabiliva ‘di manifestare con fermezza l’indisponibilità della Città di Nardò alla realizzazione di ulteriori impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti nel Comune di Nardò’".
Il sindaco Mellone pur di raggiungere l'obiettivo e di realizzare il mega impianto ha inoltrato una lettera a tutti i cittadini promettendo una consultazione pubblica, un referendum per rinviare ai cittadini le responsabilità della scelta. L'opposizione naturalmente ha promesso battaglia. "Nardò ha una cicatrice indelebile sulla sua pelle chiamata Castellino. Noi daremo battaglia, casa per casa, strada per strada. Il nostro territorio – concludono i Consiglieri di opposizione - non è a servizio né dei Comuni circostanti. né dell'incapacità di governare di Mellone e i suoi amici.”
L'assemblea pubblica si svolgerà nel nuovo comune, l'ex tribunale, in via Falcone e Borsellino, stante l'impossibilità di svolgersi a palazzo Personè. L'aula è chiusa per una profonda disinfestazione. I sorci (verdi) hanno invaso l'aula municipale che non sarà agibile prima di una puntuale derattizzazione e sanificazione degli ambienti.