Una richiesta decisa in cui si chiede il ritorno al voto per quanto concerne l'ordine degli avvocati leccesi. Gli avvocati Gian Gaetano Caiaffa, Gabriele Ciardo, Salvatore Donadei, Angelo Quarta Rizzato, e Maria Scardia, quali reclamanti al CNF avverso l'esito del risultato elettorale si fanno promotori, per semplificare, di rinnovo delle operazioni di voto perchè falsate alla partenza.
"Dopo aver letto il "documento" relativo alle dimissioni da parte dei sei colleghi incandidabili; risultando oramai nota in Via Brenta e dintorni la non palesata causa di incandidabilità/ineleggibilità di altri colleghi eletti ma non nominati; dopo aver accertato che il decreto del Ministro della giustizia 27 novembre 2014, all'elenco della III e IV Sottocommissione degli esami per avvocati contiene i nomi dei due colleghi eletti; che entrambi risultano tali contro una norma di legge dichiarata (n° 138/2011) pienamente legittima dalla Corte Costituzionale; che tale norma, già in vigore sin dalla modifica degli esami di avvocato del 18 luglio 2003, risulta inserita nella legge professionale 247/2O12 all'art. 47 con impossibilità, nei confronti di avvocati nominati a far parte delle commissioni, di essere eletti nel Consiglio dell'Ordine nella tornata "immediatamente successiva" a quella "di cessazione dell'incarico ricoperto"; che quella celebratasi i giorni 8 e 9 maggio 2019, per i due componenti eletti, risulta essere proprio quella successiva allo svolgimento dell'incarico, in violazione della "sosta" imposta dalla legge, prendiamo atto che, sia pure involontariamente, per mera distrazione e senza attività maliziosa, la partenza originaria risulta oggi doppiamente falsata ed il risultato finale, comunque, ancor di più alterato per cui, con espressa rinuncia ad ulteriori scorrimenti, insistiamo per chiedere, con formalità ben possibili ed attuali, che si torni a nuove elezioni nell'interesse vero del Foro tutto e perchè trionfi il principio di legalità e di trasparenza".
