Potrebbe sorgere a Nardò un nuovo impianto di trasferenza dei rifiuti? In Provincia pare vi sia una procedura di VIA per un impianto nella zona industriale

Nuovi impianti dei rifiuti a Nardò? L’interrogativo è d’obbligo e le voci si farebbero sempre più insistenti. Le problematiche riguardanti i rifiuti potrebbero essere risolte a Nardò dove verrebbe realizzato un impianto di trasferenza nuovo di zecca. Preoccupano in qualche caso più i silenzi imbarazzati di alcuni esponenti politici che seppure sollecitati non rilasciano interviste né dichiarazioni.

“Col passare dei giorni si rafforza – scrive sui social l’ex consigliere provinciale Giovanni Siciliano - sempre più il sospetto che la maggioranza che governa Nardò, in occasione del consiglio monotematico sull’impianto di compostaggio da localizzare in quel della discarica bonifica di Pendinello, abbandonò l’aula per evitare che si votasse e si aprisse il dibattito su di un argomento alquanto spinoso. I consiglieri comunali di opposizione avevano visto giusto. Eludendo il dibattito la maggioranza si lascia aperta una finestra attraverso la quale il commissario regionale, davanti ad una situazione di emergenza, potrebbe addirittura decidere di “imporre” il sito. “Mi auguro di sbagliarmi – continua Siciliano – intanto sembrerebbe che in Provincia sia in fase di esame una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per un impianto che dovrebbe essere realizzato nella zona industriale. E’ singolare che una vicenda come questa passi nel più completo silenzio”. “I consiglieri provinciali Piccione e Tondo informino con chiarezza la cittadinanza. I consiglieri comunali di opposizione si facciano promotori contro la nascita di qualsiasi impianto su Nardò. La nostra Città ha già dato. Lunedì i consiglieri comunali non favorevoli all’impianto si rechino dal direttore generale della Provincia per approfondire la questione. Nardò – conclude Siciliano - fa parte di una Aro con altri comuni. Perché deve soccombere ancora una volta?”

I motivi di preoccupazione non mancano sia perchè i rifiuti rappresentano una risorsa ed un immenso business, sia per le tutt'altro che rassicuranti dichiarazioni del primo cittadino di Galatone alla luce della chiusura di Cave Marra. La mancata programmazione sulla gestione dei rifiuti da parte degli enti preposti. E da parte della Regione hanno dato il là a soluzioni tampone. Per alcuni giorni, almeno, i rifiuti vengono conferiti a Poggiardo, poi, stando a quanto recepito dal sindaco di Galatone, nel corso dell’incontro nel capoluogo, l'Aro 6 trasferirà la Forsu in un altro impianto che, a quanto pare, sarebbe già stato individuato.Attendiamo quindi che gli impegni presi vengano tramutati immediatamente in disposizioni che ci consentiranno di risolvere una questione di grande interesse per la nostra città“. La comunità di Nardò dopo la ferita inferta con la discarica Castellino come prenderà quella che pare una ennesima iattura?

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