Giancarlo Marinaci: “Esprimo sconcerto e preoccupazione per la gestione, all'insegna della concezione padronale e proprietaria del Comune e dei beni comuni”.

Il vicepresidente del consiglio comunale di Nardò, Giancarlo Marinaci, con una un'interrogazione consiliare urgente  a risposta scritta, indirizzata, per conoscenza, anche al Prefetto di Lecce, ritorna sulla questione relativa all'installazione sul territorio cittadino di “sculture in metallo”, realizzate dall'artista Daniele Dell'Angelo Custode, ed esprime, ancora una volta, sconcerto e preoccupazione per la gestione, a dir poco, anomala, impropria e irrituale della cosa pubblica.

Una gestione all'insegna, fondamentalmente, della concezione padronale e proprietaria del Comune e dei beni comuni ed in contrasto con il dettato costituzionale e con i principi democratici fondamentali. In buona sostanza, il vicepresidente Marinaci, considerato che: le sculture in metallo sono state installate, indubitabilmente e incontrovertibilmente, nella prima decade di agosto c.a. e, comunque, in periodo antecedente la Deliberazione di Giunta Comunale n. 382 del 30/08/2019, ossia prima del 30 agosto 2019. All'Azienda di Daniele Dell'Angelo Custode sono stati affidati, a tutt'oggi, lavori per l'importo complessivo di euro 39.137,60, presumibilmente senza l'acquisizione di preventivi di spesa, bensì su semplice “proposta formulata” dall'interessato.

Marinaci interroga il Sindaco per sapere chi e con quali motivazioni ha autorizzato, in assenza di una qualunque deliberazione di Giunta ovvero di una qualsiasi determinazione dirigenziale e in periodo antecedente il 30 agosto 2019, l'installazione sul territorio comunale delle “opere d'arte monumentali” (come definite da codesto Ente) realizzate dall'artista Daniele Dell'Angelo Custode.

Chi e quando ha sottoscritto l'accordo concernente il posizionamento delle “sculture in metallo” dell'artista Daniele Dell'Angelo Custode

A  decorrere  da  quale  data  il  Dirigente comunale  dell'Area Funzionale  n. 1 ha autorizzato  l'installazione sul territorio cittadino dei manufatti in questione. 

Se i 3 cancelli  del cimitero comunale, abbisognevoli di “manutenzione straordinaria”, come da proposta dell'artista Daniele Dell'Angelo Custode, sono, per codesta Amministrazione, da annoverare  fra  le  “opere  d'arte  monumentali”,  al pari  delle  altre  due  opere  “in  corten  e acciaio”, offerte  dall'artista  neretino  alla Città  di  Nardò  per la modica somma di euro 24.400,00.

Se le opere d'arte” del maestro Daniele Dell'Angelo Custode, realizzate in metallo e, pertanto, con materiale dalle elevate caratteristiche di conducibilità elettrica, possano essere esposte ai fulmini e rappresentare  un rischio per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana. 

Se Codesto Ente dispone di un elenco/albo di maestri/fabbri a cui affidare, all'occorrenza, anche direttamente e a rotazione, eventuali lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria dei beni di proprietà comunale ovvero per la realizzazione di opere in corten ed acciaio.

Qual è, infine, la concreta linea di demarcazione e/o la reale differenza fra il maestro/artista e il maestro/fabbro, soprattutto alla luce del compenso accordato da Codesta Amministrazione Comunale all'artista Daniele Dell'Angelo Custode, indistintamente, per i lavori relativi alle opere d'arte e per quelli concernenti i lavori di manutenzione straordinaria, eseguiti, ovviamente, su esclusiva proposta del diretto interessato, come si evince, agevolmente ed inequivocabilmente, dalla citata deliberazione di Giunta n. 328/2019.

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