Il presidente della Provincia Minerva taglia il nastro di un'opera che probabilmente non ha visto neppure nascere e che, prima di vedere la luce, ha attraversato quasi una decade, ci sono voluti ben 9 anni, ed un costo di oltre 5 milioni di euro. Accanto a lui ammicca sorridente e soddisfatto anche il sindaco di Nardò che quell'opera la osteggiò. E vi votò contro.
La questione che ha alimentato e non poco la polemica è stata chiarita dall'opposizione."Il voto dell’allora Consigliere di minoranza Mellone e del suo amico Capoti fu contrario! Mellone e Capoti votarono contro la realizzazione dei lavori di ammodernamento e realizzazione del cavalcaferrovia sulla Nardò Galatone". I consiglieri My, Marinaci, Falangone, Mita, Piccione, Vaglio e Siciliano ne rammentano ancora la motivazione. "La motivazione fu quella della lesione di presunti interessi di una ditta privata a cui l’infrastruttura in questione avrebbe creato disagi. Oggi questo personaggio che non conosce vergogna e il suo fedele Consigliere Comunale Tondo, di cui non v’è traccia di una singola iniziativa in seno al Consiglio Provinciale, si appropriano dei meriti di quest’opera. Servono ulteriori commenti? Si, un unico e solo: ipocriti e senza vergogna!"
Polemiche a parte il dado è tratto. Minerva dopo la benedizione di un'opera bruttina (Sul piano estetico si poteva fare di più) per la verità, afferma:“Un’opera che il nostro territorio attendeva da tempo e che oggi finalmente viene inaugurata. Prosegue così l’opera della Provincia di Lecce per garantire non solo la sicurezza stradale, ma anche per migliorare la viabilità. Oggi infatti non abbiamo solo permesso a due comunità, quelle di Galatone e Nardò, di essere sempre più vicine, ma abbiamo restituito ai cittadini della Provincia tutta l’idea che - anche dopo un iter lungo e complesso - il nostro Ente porta a compimento opere pubbliche di fondamentale importanza”.
Insieme a lui di sindaci Filoni (Galatone) e Mellone, per l'occasione in giacca e cravatta, (Nardò), i consiglieri provinciali Germano Santacroce (delegato Viabilità), Antonio Tondo (Trasporti), Giovanni Tundo, Daniele Piccione, l’ex presidente della Provincia Antonio Gabellone e altre autorità civili e religiose del territorio.
Con quest’opera, attesa da anni, che il governo di Palazzo dei Celestini è riuscito a portare a completamento, è stato possibile eliminare il passaggio a livello esistente in corrispondenza dell’intersezione tra la ex S.S. 174, tratto Nardò-Galatone, e la linea ferroviaria delle F.S.E., migliorando così le condizioni di circolazione dell’intenso traffico veicolare fra i due Comuni.
In particolare si tratta di un sovrappasso ferroviario, realizzato nel rispetto della vigente normativa antisismica, della lunghezza complessiva di 60 metri. composto da tre campate, di cui una centrale di 30 m e due laterali di 15 m ciascuna; queste ultime per consentire anche il sottopasso alla viabilità di servizio, composta da due corsie di 2,75 m per senso di marcia e due banchine da 0,50 m ciascuna, che consente l’accesso alle attività ed ai fondi limitrofi. La carreggiata è composta da 2 corsie da 3,50 m cadauna e 2 banchine da 1,25 m, per una larghezza totale bitumata di 9,50 m, realizzata con tappetino d’usura anti-skid per garantire un’ottima aderenza.
Per il tratto stradale compreso tra la rotatoria in uscita da Nardò direzione Galatone e la rotatoria in corrispondenza della svincolo della S.S. 101, per le quali si è già provveduto a predisporre plinti e cavidotti per i futuri impianti di illuminazione (non facenti parte del progetto), le caratteristiche plano-altimetriche del tracciato, i raccordi verticali ed orizzontali, il rispetto della distanza di visibilità per l’arresto hanno imposto una velocità non superiore a 70 km/h.
L’opera è cofinanziata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per 3 milioni di euro e dalla Regione Puglia con fondi CIPE 62/2011, per 2 milioni e 750mila euro, per un importo di progetto pari a 5milioni e 750mila euro.
L’intervento era stato aggiudicato nel settembre del 2010. All’aggiudicazione non è seguito il contratto, a causa di alcuni ricorsi presentati al Tar, che hanno notevolmente rallentato l’iter amministrativo. Nel 2017 è stato stipulato il contratto d’appalto con l’impresa Magno Antonio di Copertino.
I lavori sono stati consegnati all’impresa esecutrice nel febbraio 2017 e sono stati ultimati lo scorso 1° agosto.
I soggetti partecipanti alla realizzazione dell’opera sono Giovanni Marra, responsabile del procedimento e responsabile dei lavori; Michele Durante, progettista, coordinatore sicurezza progettazione e direttore dei lavori, nonchè coordinatore sicurezza esecuzione; Michelangelo Castellano e Daniela Colazzo, progettisti e direttori operativi; Luigi Tommasi, collaudatore statico e in corso d’opera.