Nardò: l'insostenibile sacralità di San Martino e l'abbagliante bellezza della responsabilità

Pioggia, temporali, venti di burrasca, ed è allerta arancione della protezione civile regionale per rischio idraulico e idrogeologico. Per questo i sindaci di Taranto, Brindisi, Lecce  e numerosi altri Comuni del Salento hanno deciso di chiudere le scuole per tutta la giornata. Tutti tranne qualcuno.

 

Nel Salento, per la verità, la chiusura delle scuole è sorprendentemente a macchia di leopardo. Ogni comune fa da sè. In alcuni paesi, a Nardò per esempio, le scuole sono restate aperte con tutti i disagi del caso, non solo per le famiglie ma anche per studenti, personale docente e non docente in obbligata trasferta nonostante il vento che soffia intorno ai 70 all'ora, e piogge "molto abbondanti”.

Eppure dalla Protezione civile regionale è partita un'allerta arancione che evidenzia “rischio idraulico e idrogeologico, valida dalle 20 di lunedì 11 e per le successive 24 ore: previsti venti di burrasca dai quadranti sudorientali con rinforzi da burrasca forte a tempesta". 

Si parla di allerta arancione quando si prevedono fenomeni molto intensi ed estesi (piogge continue e molto abbondanti, trombe d’aria). C'è un rischio elevato e concreto di esondazioni, smottamenti, frane significative, cadute di alberi e danni a persone e cose. Insomma un rischio da non sottovalutare.

Proprio in considerazione dell’allerta arancione per maltempo prevista dalle ore 20 e per tutta la giornata di oggi, 12 novembre 2019, anche il Rettore dell’ Università del Salento Fabio Pollice ha disposto cautelativamente la sospensione di tutte le attività didattiche, compresi appelli d’esame ed eventuali sedute di laurea.

A Nardò l’allerta della Protezione civile non pare aver allarmato granchè. Le scuole sono aperte, i docenti ed il personale Ata al loro posto, come sempre. Gli studenti hanno stabilito cosa fare individualmente. Stamane sulla pagina Facebook del comune di Nardò, con una calma olimpica ha fatto capolino “solo” un messaggio con cui si raccomanda prudenza. E, ironia della sorte, si invita la popolazione a spostarsi con cautela."Con l'intensificarsi delle precipitazioni e del vento in queste ultimissime ore si invitano tutti alla massima prudenza. La caduta di due alberi ha provocato rispettivamente la chiusura di strada Li Santi e della Pagani-Posto di Blocco, che risultano non percorribili sino al termine delle operazioni di sgombero della carreggiata. In città i bidoncini per la raccolta differenziata, non ancora ritirati dalla sede stradale e spostati dal forte vento, stanno costituendo intralcio o motivo di pericolo per le automobili in transito. Si prega pertanto i proprietari di ritirarli immediatamente. Inoltre, si rinnova l'invito a spostarsi con cautela, a non sostare sotto alberi, balconi, muri di cinta o cornicioni e, naturalmente, nei pressi della linea di costa".

Per il livello di criticità con codice Arancione e Rosso il Bollettino della Protezione civile assume valenza di “Avviso di Criticità”: viene quindi adottato dal Sistema Regionale di Protezione Civile come “Stato di Allerta Regionale”, diramato a tutti i soggetti che fanno parte del sistema di protezione civile regionale: Province, Comuni, Prefetture, strutture operative, volontariato, gestori dei servizi e della viabilità al fine di rendere questi soggetti pronti a fronteggiare l’evento ed adottare misure di preparazione e prevenzione se possibili, eventualmente diversificate per i due livelli in base alle proprie procedure operative.

Sulla pagina facebook dei fan del supersindaco di tutti (quelli che la pensano come lui), nella giornata di ieri, più o meno all’ora di pranzo, e sicuramente su suggerimento del suo corposo e costosissimo Staff, è stata postata non certo l’allerta e neppure gli utili consigli della Protezione civile ma la foto di un quanto mai sorridente primo cittadino mentre fa alla comunità l’augurio di una solennità da non trascurare e commemorare al meglio: San Martino.

Pippi, sindaco da tre anni di Nardò, da quando è assiso sulla poltrona più alta di palazzo Personè si guarda bene dal prender parte alle celebrazioni ufficiali per la Festa della Liberazione. Anche lo scorso 25 Aprile ha volutamente disertato la tradizionale posa della corona di alloro in memoria dei caduti per mano dei nazifascisti. Ma San Martino, cascasse il mondo, va festeggiato.

Nel messaggio urbi et orbi diffuso sui social il nostro lancia inoltre un indispensabile, simpatico e burlesco concorso fotografico,(si sa: selfie e foto di rito restano la sua irrinunciabile passione):”Che sia in famiglia, in una delle spettacolari trattorie della nostra terra o in giro per l'Europa con i colleghi universitari, non c'è nulla di così salentino come il San Martino tra vino novello e castagne. Buona festa a tutti... e pubblicate qui le foto!”

Al di là della convivialità che pure apprezziamo, non sarebbe stato più prudente un’ordinanza di chiusura delle scuole? Al di là della irrinunciabile sacralità della tradizionale salsiccia innaffiata da un buon rosso non sarebbe stato probabilmente più accorto applicare alle segnalazioni della Protezione civile l'abbagliante bellezza della responsabilità, non solo nei confronti della comunità, ma anche degli studenti, dei docenti e dei lavoratori che vivono fuori e raggiungono la nostra cittadina solo per svolgere il loro lavoro, responsabilmente, ma a loro rischio e pericolo?

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