Nardò: negozi in crisi, dipendenti a rischio licenziamento e viabilità nel caos: il segretario cittadino del Partito Democratico chiede al sindaco Mellone di rivedere le sue scelte

Il Partito Democratico di Nardò pone l’attenzione nuovamente su via Bonfante dove le recenti decisioni dell’Amministrazione Comunale – istituzione del senso unico, rimozione di alberi sani e lavori per rotatoria e pista ciclabile – stanno danneggiando le attività commerciali.

Infatti mentre gli automobilisti che attraversano quell’importante arteria della città si ritrovano nel caos. Il segretario del Pd rileva come stiano calando "vertiginosamente gli incassi dei negozi mettendo in bilico la sopravvivenza economica non solo delle partite iva della zona ma, soprattutto, dei loro dipendenti. Vogliamo ricordare al sindaco Mellone e ai suoi assessori che è sufficiente una chiacchierata con titolari e dipendenti (quelli rimasti) per rendersi conto del clima che si vive oggi in via Bonfante. Un clima che come al solito stride con gli spot del sindaco secondo cui Nardò sarebbe “il miglior posto per vivere e investire”. La realtà ci parla invece di scelte scellerate dell’Amministrazione Comunale che stanno danneggiando un tessuto economico già compromesso. A proposito di scelte scellerate, addirittura il consulente per la mobilità incaricato da questa Amministrazione Comunale, il dottor Cosimo Chiffi, nei giorni scorsi ha preso le distanze dalla “geniale” idea partorita a Palazzo Personè di istituire il senso unico in via Bonfante. Chiffi infatti ha dichiarato su Facebook: “Personalmente avrei lasciato a doppio senso via Bonfante” e, in un altro commento, “Non avevo nemmeno previsto e men che meno consigliato la creazione del senso unico”. Questo la dice lunga sul modus operandi di Mellone e soci, ai quali chiediamo ancora una volta di rivedere le proprie scelte causate tra l’altro da opere della cui urgenza dubitiamo non poco. In linea generale non siamo contrari ad alcune modifiche in fatto di viabilità urbana né naturalmente alle piste ciclabili. Ma adesso le uniche “pedalate” necessarie sono quelle che servono a rimettere in piedi un’area della città rovinata da decisioni improvvisate e deleterie per tutti.

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