In ottemperanza al DPCM 11 marzo, il Sindaco di Lecce ha ordinato in data odierna, e fino al 25 marzo prossimo, che il Comune assicuri alla cittadinanza i servizi essenziali, le cui attività indifferibili sono da rendere in presenza da parte del personale.
- Stato Civile, limitatamente alla registrazione di nascita e morte;
- Anagrafe, limitatamente al rilascio della carta d’identità a seguito di furto o smarrimento;
- Cimiteriali, limitatamente al trasporto, ricevimento ed inumazione delle salme;
- Raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali;
- Trasporti urbani;
- Mobilità e Viabilità urbana, limitatamente all’eventuale adozione di ordinanze contingibili ed urgenti;
- Interventi di pronta reperibilità tecnica per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità;
- Polizia Locale;
- Protezione civile;
- Servizi Informativi Comunali;
- Servizi sociali, limitatamente ad eventuali interventi presso il domicilio dell’utente su segnalazione delle forze dell’ordine nonché di assistenza domiciliare (SAD) e assistenza domiciliare integrata (ADI);
- Albo pretorio, limitatamente al ritiro degli atti depositati presso la casa comunale;
- Servizio notifiche;
Per tutti gli altri servizi comunali è stato disposto lo svolgimento delle attività lavorative attraverso il ricorso al lavoro agile.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri dell’11 marzo 2020, recante “Ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid- 19 sull'intero territorio nazionale” ed in particolare l’art.1 , comma 6, che recita testualmente: “Fermo restando quanto disposto dall'articolo 1, comma I, lettera e), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell'8 marzo 2020 e fatte salve le attività strettamente funzionali alla gestione dell'emergenza, le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale dipendente, anche in deroga agli accordi individuali e agli obblighi informativi di cui agli articoli da 18 a 23 della legge 22 maggio 2017, n. 81 e individuano le attività indifferibili da rendere in presenza”.