Nardò: emergenza economica, la minoranza di Palazzo Personè chiede di abbassare le tasse alle attività commerciali

«Sostegno economico alle attività produttive: il Comune abbassi le tasse su pubblicità, occupazione suolo pubblico e spazzatura». La proposta arriva da tutti i consiglieri comunali di opposizione: Carlo Falangone, Giancarlo Marinaci, Paola Mita, Antonio Vaglio, Daniele Piccione, Roberto My, Luigi Venneri, Paolo Arturo Maccagnano, e Lorenzo Siciliano.

 

I nove chiedono al sindaco Mellone di adottare una delibera finalizzata alla riduzione di alcune tasse comunali, ritenendo insufficienti le misure da poco adottate dalla giunta (lo slittamento di qualche mese del pagamento dei tributi). Nello specifico, i consiglieri di opposizione chiedono per l’anno in corso: la riduzione del 60% della tassa occupazione spazi e aree pubbliche (Tosap) e dell’imposta comunale sulla pubblicità (Icp); la riduzione dallo 0,8% allo 0,6% dell'Irpef comunale, del 70% della tassa di soggiorno e del 30% di quella sui rifiuti (Tari).

«La crisi sanitaria vissuta dall’Italia in questo momento sta comportando una grave crisi economica anche a Nardò – dichiara la minoranza di Palazzo Personè – a danno soprattutto di piccole e medie imprese e singole attività. Per questo riteniamo non sufficiente il solo rinvio dei termini di pagamento delle imposte comunali. Per sostenere in modo robusto il tessuto produttivo della nostra Città, visto che le imposte comunali rappresentano una percentuale considerevole della tassazione generale a cui sono soggette le attività commerciali, auspichiamo un netto taglio alle tasse cittadine, provvedimento fra l’altro già adottato in diversi comuni italiani e salentini.

Basta osservare le nostre strade per rendersi conto della “strage” economica in atto: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, mercato settimanale, parrucchieri, estetiste e moltissime altre partite Iva neretine hanno le saracinesche abbassate da oltre un mese e con tale provvedimento tirerebbero un piccolo sospiro di sollievo. Pertanto ci auguriamo che questa nostra proposta di delibera non rimanga depositata nei cassetti. Infine, spettabile sindaco, si apprende che dal prossimo 22 aprile, cioè dopo circa due mesi, potremo finalmente tornare a discutere di questi e di altri temi in Consiglio Comunale e non solo a mezzo stampa o via Facebook. Per l’ennesima volta – concludono i consiglieri di opposizione – constatiamo con amarezza che è stato necessario l’intervento del Prefetto per ripristinare le regole democratiche nella nostra città».

I consiglieri comunali

Carlo Falangone

Paolo Arturo Maccagnano

Giancarlo Marinaci

Paola Mita

Roberto My

Daniele Piccione

Lorenzo Siciliano

Antonio Vaglio 

Luigi Venneri

 

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