Nardò: dopo la ventilata diffida da parte dell'opposizione torna a riunirsi seppure in modalità a distanza l'assemblea municipale

Dopo la sospensione della democrazia interrotta durante l'emergenza covid - e dopo la richiesta di ben 9 consiglieri comunali (la diffida nei confronti del presidente dell'assise era già pronta) torna a celebrarsi l'assemblea municipale convocata per mercoledì prossimo. È la prima volta che il consoglio comunale si riunisce in modalità telematica.

 

"A causa dell’emergenza sanitaria, per la prima volta nella storia del Comune di Nardò, il consiglio comunale non si terrà in aula, ma in videoconferenza. Mercoledì 22 aprile, infatti, i componenti dell’assise si riuniranno (in prima convocazione) alle ore 11 sulla piattaforma web Cisco Webex Meetings, che l’amministrazione ha scelto perché in grado di garantire l’accesso simultaneo al presidente del Consiglio, a ogni singolo consigliere, al sindaco, agli assessori, al segretario generale, a eventuali dirigenti, tecnici e funzionari comunali interessati e anche perché in grado di rispondere ai criteri di trasparenza, tracciabilità e tutela dei dati.

All’ordine del giorno della seduta in modalità telematica, oltre alle comunicazioni e all’approvazione del verbale della precedente seduta del 10 febbraio scorso, la discussione della delibera di approvazione del progetto definitivo e dell’adozione della variante urbanistica dei lavori di estensione della rete pluviale e di sistemazione delle sedi stradali della zona Pagani (un progetto da 1 milione e mezzo di euro).

In realtà l'opposizione da tempo aveva chiesto un consiglio per discutere in maniera approfondita dell'emergenza Covid-19. La maggioranza pare non abbia accolto una richiesta che ai più pare legittima e riguardante una situazione di estrema gravità.  All'ordine del giorno invece, ed è singolare, non vi è traccia di tale argomento.

La possibilità di riunioni in modalità telematiche per i consigli dei Comuni, delle Province e delle Città Metropolitane e anche per le giunte comunali, è espressamente prevista dal comma 1 dell’art. 73 del decreto legge 18/2020 (“Cura Italia”) per gli enti che non hanno mai regolamentato modalità di svolgimento delle sedute in videoconferenza. In ragione, quindi, delle circostanze eccezionali determinate dall’emergenza Covid-19, il presidente del Consiglio Andrea Giuranna, (col fiato sul collo da parte dell'opposizione) di concerto con il segretario generale, con il sindaco e con i capigruppo, ha ritenuto di avvalersi di questa modalità.

Lo stesso presidente, insieme al segretario generale Antonio Scrimitore, saranno fisicamente presenti in aula consiliare per poter procedere al riconoscimento dei consiglieri e di tutti gli intervenuti (collegati simultaneamente) e per attestare il regolare svolgimento della discussione e delle votazioni. La presentazione dei documenti ammessi ai sensi del regolamento potrà avvenire tramite lettura oppure tramite l’invio con sistemi telematici.

“In un certo senso - evidenzia il presidente Andrea Giuranna - è una data storica, perché mai il nostro consiglio si è svolto in modalità che non siano la presenza fisica nello stesso luogo di tutti i componenti. L’ente, in questa fase di profondi sconvolgimenti della nostra normalità, ha ovviamente garantito i suoi servizi fino a questo punto e non può rinunciare troppo a lungo ad espletare il rito del consiglio, fondamentale da un punto di vista formale e sostanziale. Non sappiamo ancora quanto durerà l’emergenza e se dovremo fare altre sedute in videoconferenza, ma intanto siamo lieti di sperimentare questa seduta particolare e procedere con l’assolvere agli obblighi che l’assise ha in agenda. Ringrazio per la disponibilità il segretario Antonio Scrimitore, il sindaco Pippi Mellone, tutti i consiglieri e il nostro responsabile dell’ufficio Servizi Informatici e Ced Luigi Napoli, che ci ha messo nelle condizioni organizzative e tecniche per svolgere la seduta”.

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