L'ex sindaco Rino Dell'Anna si indigna prende carta e penna e scrive una lettera aperta a Mellone "Mirata azione di denigrazione"

Egr. sig. Sindaco, premetto che oltre a lei invierò questa “lettera aperta” anche ad alcuni giornali che seguono la politica locale. Oggi dopo le sue dichiarazioni fatte nel corso del Consiglio Comunale di ieri 23 aprile 2020 tenuto in videoconferenza ed i cui lavori sono stati pubblicati da alcune testate giornalistiche locali mio malgrado devo scriverle.

L’essere in casa e non preso da altri impegni mi ha consentito ieri di seguire i lavori del Consiglio Comunale e di ascoltare tutti gli interventi. Ed a me, che ho avuto l’onore e l’onere di partecipare all’Amministrazione di questa bellissima città per diversi anni, sia come consigliere comunale che come Assessore, Presidente del Consiglio Comunale e Sindaco, devo dirle con forte disappunto che non era mai capitato di trovare tanta arroganza, supponenza, volgarità ed ipocrisia nelle parole di un sindaco come nelle sue.

Sul fatto che lei affermi di essere soddisfatto e di aver lavorato bene non entro nel merito più di tanto. Ognuno può pensarla come crede ed essere libero di considerare cose ben fatte l’isolamento in cui è stata relegata la Città rispetto alle più importanti agenzie culturali italiane, il disfacimento dei rapporti con l’associazionismo neritino, uno per tutti il trattamento riservato alla Società Operaia, il continuo depauperamento delle risorse finanziarie e dei beni comunali per iniziative inutili ed effimere.

L’abbandono ed il disfacimento di molti istituti scolastici - come non si può non citare l’Istituto Professionale per l’Agricoltura, lo sfacelo realizzato sul sistema viario cittadino - Via Bonfante docet - dalle piste ciclabili progettate in contrasto con le vigenti norme del codice della strada, lo stallo della riqualificazione di molte aree degradate del tessuto urbano della città, la rigida regolamentazione della Ztl del Centro storico del quale ne ha compromesso e cristallizzato la vitalità, la mancata realizzazione del sistema innovativo per il trattamento e riutilizzo delle acque reflue di Nardò e Porto Cesareo che tanto aveva sostenuto da consigliere comunale, la fantomatica vendita del gerontocomio che avrebbe dovuto dar vita ad un centro nascite, solo per fare qualche esempio.

Beh, io no, non le considero cose ben fatte!

Quello che mi ha particolarmente indignato, e che mi spinge però a scriverle, è quanto lei ha dichiarato nel corso del suo intervento quando fa riferimento alle passate Amministrazioni comunali e precisamente a quelle ricadenti nel periodo 1994- 2016 che a suo dire hanno rappresentato il “nulla cosmico” e che “curavano solo interessi particolarissimi”.

Eh no sindaco!

Non posso consentirle di sparare a zero con affermazioni che per il livore con cui sono state fatte e per l’infondatezza dei contenuti sono solo vigliaccate politiche rivolte verso chi nel passato con correttezza e abnegazione ha governato la Città e che hanno l’unico intento attraverso una mirata azione di denigrazione di esaltare l’operato della sua amministrazione.

Il suo modo subdolo di avvelenare il clima politico è inaccettabile.

Lei deve avere il coraggio e la capacità di fare nomi ed indicare fatti concreti, se ne ha, altrimenti taccia.

Per come l’ha messa qui non ci sono opinioni che tengano, ma fatti. Solo fatti, e se ne ha da illustrare, lo faccia.

Lei e la sua maggioranza avete iniziato la vostra campagna denigratoria verso chi non la pensava come voi o aveva avuto la responsabilità di essere stato amministratore della Città, da quando già consigliere comunale (2011-2016), non lesinava a chi non era dalla sua parte dichiarazioni irriguardose ed affermazioni penalmente perseguibili. Per poi passare in campagna elettorale ed anche dopo, così come ha fatto anche nel corso del Consiglio Comunale di ieri, ad urlare invettive e sproloqui indistintamente verso tutti gli amministratori ed i politici che lo hanno preceduto.

Infine non posso non ricordarle una sua precedente ed inqualificabile affermazione con cui ha definito gli amministratori comunali che si sono succeduti alla guida della città prima di lei “un manipolo di individui indegni”.

Da ultimo voglio ricordarle la sua incoerenza e la capacità di essere riuscito a prendere in giro la cittadinanza sulla lottizzazione Sarparea, la realizzazione della piscina di nuoto, la messa in sicurezza di Castellino.

Nel 2016 sia prima che dopo la sua elezione Lei e la sua Amministrazione ha promesso ai cittadini di Nardò che nel corso del suo mandato avrebbe realizzato molte cose,

Lo aspetteranno ed alla scadenza del mandato - maggio 2021- verificheranno quanto ha fatto, di questo ne sia certo!

Questi sono i fatti e lei sindaco Mellone farebbe bene a farsi un profondo esame di coscienza su quel che dice e quel che fa realmente e sulle conseguenze che produrrà nel tessuto cittadino la sua costante azione di avvelenamento del clima politico.

Per adesso non è, e temo non lo sarà mai, il sindaco di tutti.

Rino Dell’Anna

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