"Ho colto con enorme piacere l’intervento del Dott. Marco RAHO, Presidente del Comitato Centro Storico, con il quale si sollecita la sospensione della ZTL, quantomeno nei limiti dell’applicazione delle norme sul distanziamento sociale e servizi limitati per la cosiddetta Fase 2".
Noi “fittiani”- scrive l'avvocato Maurizio Sanasi, dirigente del Movimento Politico "Fratelli d'Italia"-. storicamente, ad ogni livello istituzionale e amministrativo, abbiamo sempre avuto in grande considerazione le sorti delle piccole e medie imprese, dei commercianti e degli artigiani del nostro paese.
Personalmente ritengo che la ZTL, diurna e notturna, abbia danneggiato gli operatori commerciali ed i residenti del Centro Storico già in tempi “normali”, tali danni diventano ancor più palesi in questa cosiddetta Fase 2.
Se è vero che durante il lock down tutte le attività erano chiuse e, quindi, il problema si poneva in misura ridotta, oggi con una ripresa parziale, condizionata dai distanziamenti, dalle varie e note misure di sicurezza e con espletamento di attività solo da asporto, è evidente che l’impossibilità di circolare nel centro storico, danneggi ancor di più gli operatori che vi lavorano.
Molte città italiane, alcune molto più grandi di Nardò, hanno adottato provvedimenti sospensivi della loro ZTL e li stanno estendendo al periodo della Fase 2.
Le scelte sono dettate dalla lungimiranza di amministratori avveduti che hanno ritenuto di contribuire con idonei provvedimenti alla ripresa economica del nostro paese, dopo un periodo drammatico in cui il lock down ha messo in ginocchio i negozianti, alcuni dei quali purtroppo non riusciranno a riaprire dopo le enormi perdite economiche subite.
Sospendere temporaneamente la ZTL significa tendere una mano ai nostri concittadini che operano o abitano nel centro storico e dimostrarsi amministratori pronti a ridiscutere le proprie scelte quando queste si dimostrino inadeguate.
D’altra parte nulla ha mai giustificato a Nardò una ZTL h 24, ma ciò appare abnorme in questo delicato momento in cui i negozianti cercano di rialzarsi e di ricominciare a far rivivere le proprie attività.
Se si vuol far abituare i cittadini a muoversi a piedi, come si è detto per giustificare la ferrea chiusura del centro storico, bisogna pensarci in altri momenti, non certo in una situazione di emergenza.
Neppure il concetto di una ZTL idonea a ridurre l’inquinamento, in realtà mai tecnicamente studiato e dimostrato, appare possa sostenere oggi la mancata sospensione della ZTL, se si tiene conto che le scuole sono chiuse, molti cittadini lavorano in smart working con una fisiologica contrazione del traffico tale che l’incremento che potrebbe portare la riapertura del centro storico è del tutto irrilevante.
Mi auguro che l’amministrazione Comunale valuti attentamente la richiesta del Comitato Centro Storico e lo faccia senza riserve, ma con la massima obiettività."
La foto di copertina di Piazza Salandra è di Aristide Mazzarella.