Quattro anni di amministrazione Mellone, quattro anni di menzogne. E’ il sindaco Mellone in persona a certificare il fallimento della propria consiliatura. Nel video diffuso per celebrare il quarto anno della “rivoluzione” un Mellone dimesso come non mai recita : “ in cambio della realizzazione del nuovo palazzetto chi si aggiudicherà la gara avrà in corrispettivo il gerontocomio.
Ma per garantire un impianto di nuova generazione abbiamo messo altri 150.000 euro…”.Mellone parla di un palazzetto che dovrebbe sorgere in via Cuoco da 800 posti.
Mellone aveva annunciato due anni fa che il gerontocomio era stato venduto per 1.630.000 euro e che nello stabile sarebbe stato allocato un “punto nascita”, una residenza per disabili e altro ancora. Aveva promesso un palazzetto da 1500 posti. Oggi il palazzetto dovrebbe avere 800 posti.Peraltro se il gerontocomio era stato valutato 1.630.000 euro e se si aggiungono 150.000 euro il palazzetto verrà a costare unmilionesettecentoottantamila euro. Una cifra assurda.
Mellone ha mentito ai neretini.
Il gerontocomio non era stato venduto. I bambini non torneranno a nascere a Nardò.
Un sindaco che mente ai propri concittadini, in maniera strafottente e sfacciata, non è un sindaco degno della nostra Città.
Ma d’altra parte è un personaggio isolato. Le inaugurazioni del “toro” e dell’ “urban park” che dovevano celebrare i suoi trionfi saranno con i suoi fedelissimi visto che i politici invitati sembra abbiano preferito declinare l’invito.
Nello sproloquio odierno il sindaco si guarda bene dal parlare delle gravissime accuse di malaffare rivolte alla sua amministrazione e/o della situazione della scuola di via Marzano. E’ bene ricordare il durissimo atto d’accusa dell’Avvocato Risi che aveva bollato con parole di fuoco l’azione dell’amministrazione Mellone : “La città è governata in questo periodo da un sistema di poterespregiudicato e illegale con al vertice il sindaco Mellone”.
Una amministrazione senza pudore e senza vergogna.
Una amministrazione formata non da “agnuni inesperti” come alcuni di loro avevano abilmente e in modo spregiudicato fatto credere. Una amministrazione formata da persone adulte “scafate” use all’arte della peggiore politica, la politica del malaffare e della menzogna. Una politica che ha imbarbarito la vita cittadina. Una politica nella quale si evidenzia la commistione tra incarichi pubblici e interessi privati. Altro che trasparenza! Non si conoscono i bilanci, i conti vengono redatti in modo superficiale e semplicistico. Una politica dove manca la memoria storica, la capacità ad argomentare, il rispetto delle regole.
Mellone e i suoi dovevano essere il nuovo, oggi sono vecchi e ammaccati.
“Gli uomini del nuovo potere stiano sereni, non tireremo i remi in barca. Il nostro è un mare aperto da sempre solcato da chi portava civiltà e cultura e amore per l’umanità”.
Nardò merita di meglio!
Centro Studi “ Salento Nuovo”