Lecce, 27 ottobre 2020 – Fine settimana di sconcerto per decine di lavoratori della ditta Vincenzo Tundo spa. L’azienda di Zollino ha inviato ai propri dipendenti, in particolare quelli impegnati per la Asl di Lecce nel trasporto di disabili e pazienti destinati alla riabilitazione, una lettera di licenziamento.
A partire dal 1° novembre subentra altra azienda, non specificata nella missiva, per cui gli autisti attualmente in forza alla Tundo ed assegnati a questa attività vanno in esubero. L’incertezza regna sovrana: non si conosce la nuova azienda, non si conosce il numero di lavoratori interessati dal licenziamento, non si sa se da lunedì prossimo i lavoratori potranno essere salvaguardati con la clausola sociale. Si discuterà di questa vertenza anche in Prefettura: si attende nelle prossime ore infatti la convocazione dell’Ufficio territoriale del Governo.
“Strano che il licenziamento arrivi proprio quando è vietato per effetto dello stato di emergenza legato alla pandemia Covid”, dice Giuseppe Guagnano, segretario generale della Filt Cgil Lecce. “Il cambio di appalto è stato comunicato in maniera irrituale, con una lettera arrivata sabato, in cui non si indica neppure il nome dell’azienda subentrante. A quanto pare non è stato neppure firmato il nuovo contratto di servizio: come si intende garantire il servizio essenziale all’utenza? Quali lavoratori sono interessati? La Tundo non ci ha mai consegnato l’elenco dei lavoratori che effettuano i vari servizi. Ci sono troppe anomalie”.
Oggi i lavoratori hanno manifestato spontaneamente davanti alla Direzione Generale della Asl. La Filt ha subito sostenuto i lavoratori nel sit-in. “Tra i lavoratori che hanno ricevuto la lettera di licenziamento, tra l’altro, figura anche almeno un autista impegnato nel servizio scolastico a Galatina. Per non dire degli stipendi che tardano ad arrivare: ci sono lavoratori che attendono la retribuzione da due mesi, altri che lavorano in altri servizi di trasporto per la Tundo vantano un credito fino a cinque mensilità compresa la 14esima”.
La Asl ha garantito di aver versato 200mila euro a saldo degli arretrati a tutto settembre: “Peccato che nelle tasche dei lavoratori non sia arrivato nulla. Che fine hanno fatto quei soldi? La Filt è già al lavoro, insieme con i suoi avvocati, per recuperare le mensilità arretrate e per chiedere il pagamento diretto dalla Asl direttamente sui conti correnti dei dipendenti, in applicazione del capitolato d’appalto. Ma lo stesso stiamo facendo anche per i lavoratori impegnati in altri servizi di trasporti, osservando in tal modo le disposizioni del Codice degli Appalti”.