Nardò, il comune vuole fare cassa, messo in vendita l’ex gerontocomio

Il comune di Nardò mette in vendita l’ex gerontocomio. Questa struttura rientrerebbe tra quelle individuate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Chi si è occupato di questo singolare censimento ne ha individuate ben 700 in tutta Italia – a Nardò in particolare sono, anzi, erano due: il nuovo municipio ed il gerontocomio. Entrambe erano in attesa da circa mezzo secolo di essere destinate ad un qualche uso.

 

L’EX MUNICIPIO DEMOLITO - Ebbene per quanto concerne l’ex municipio con un atto di indirizzo dell’attuale Giunta (n.294 del 30.06.2017) e del Consiglio Comunale (n. 68 del 31.07.2017) di Nardò, è stata disposta la demolizione dell’immobile, opera quasi completata. Il “nuovo palazzo di città”, venne progettato dagli architetti Ciucci e Manieri-Elia previa costosa espropriazione del suolo e con un costo complessivo di circa 2 miliardi delle vecchie lire. La sua demolizione costata circa novantatremila euro dovrebbe aprire la strada alla realizzazione, così si è detto, di un parco. Quello che è stato definito ecomostro però era una struttura pubblica e non privata come Punta Perotti e per altro finanziata con fondi pubblici.

IL GERONTOCOMIO - Dopo l’abbattimento della prima incompiuta il comune mette mano al gerontocomio, sito in via Aldo Moro, un edificio che ricopre una superficie di circa 1800 metri quadri. Opera in realtà completata ma in stato di abbandono da diversi anni. Il progetto risale agli anni ’80, a predisporre il progetto l’architetto Panella, la direzione dei lavori fu conferita all’ingegnere Leuzzi. Un progetto in 4 stralci, per complessivi 2 miliardi di vecchie lire. Nel bando si evidenzia che l’edificio consta di tre livelli, dalla dichiarata fine dei lavori, 1998, l’immobile non ha mai avviato la sua attività ed ha, anzi, subito un processo di deterioramento sia delle strutture che degli elementi interni già realizzati. Non essendo mai entrato in funzione l’edificio risulta fatiscente ed in stato di completo abbandono.

SI VENDE L’INCOMPIUTA - Il comune intende espletare una manifestazione di interesse finalizzata, questa volta, alla messa in vendita del gioiello di famiglia. Con una base d’asta a partire da un milione e 800 mila euro. Qualora entro 30 giorni non dovessero pervenire offerte di acquisto, verranno valutate le manifestazioni di interesse, finalizzate alla ristrutturazione, completamento e rifunzionalizzazione dell’immobile. Con il termine rifunzionalizzazione si intende quel processo di ‘riuso del costruito’ che, attraverso un utilizzo compatibile, permette anche il recupero funzionale dell’edificio.

LA FARMACIA DEL COMUNE - Non è certamente il primo bene pubblico che viene posto in vendita. L’amministrazione comunale ha messo sul mercato anche la quota di società mista della Farmacia Comunale. La quota pubblica pari al 51% è stata messa in vendita a 795 mila euro. La società fu costituita nel 2009 tra il comune socio pubblico con il suo 51% e la società privata Neritofarma col 49% di capitale sociale.

0
0
0
s2sdefault

ADV

salento magazine

I più letti