I candidati sindaco Giuseppe Cozza e Pierpaolo Losavio si sono incontrati ed hanno convenuto sulla necessità di aprire un comune dialogo costruttivo in ordine alle rispettive piattaforme programmatiche.
E' la notizia più rilevante in un panorama politico - ad oggi - funestato dai personalismi e dalle barriere. C'è chi alla gazzarra da pollaio preferisce la bellezza del dialogo e le piattaforme programmatiche. "Dal punto di vista politico - si legge nel comunicato congiunto e firmato dall'avvocato Pippi Cozza e dal biologo Pierpaolo Losavio - intendono rivolgersi alle diverse componenti sociali che si rifanno alle tradizioni cattolica, popolare, liberale, socialista e laica al fine di rispondere alle diverse istanze e sensibilità dei cittadini perché guardando all’interesse generale intendono finalizzare il loro impegno per risolvere i problemi della città".
"La condizione in cui è stata ridotta Nardò e l’isolamento in cui è stata posta da parte dell’attuale Amministrazione porta i due candidati ad elaborare un diverso e comune progetto di Città: non basta infatti realizzare piste ciclabili o asfaltare o rifare il tappetino bituminoso di qualche strada".
PROGRAMMA COMUNE - "Occorre invece dare risposte concrete alle tante altre necessità come quelle dell’ambiente (discarica, scarico dei reflui a mare, compresi quelli di Porto Cesareo, canale Asso, abbandono incontrollato dei rifiuti, ecc….), salute, sicurezza, lavoro, economia( settori produttivi quali artigianato, commercio, turismo, agricoltura, ecc…), scuola, sviluppo e gestione del territorio e tutela delle fasce deboli, completamente dimenticate da chi in questi quasi cinque anni ha governato la città".
"I due candidati hanno concordato di marciare insieme al fine di superare i personalismi per dimostrare concretamente che la politica di fronte ai problemi di Nardò deve superare aprioristiche chiusure guardando invece alle reali necessità della cittadinanza".
IL RITIRO MAI ANNUNCIATO DELL'EX MANAGER - C'è da registrare, in un quadro in evoluzione permanente, il ritiro neppure annunciato decisamente in sordina dell'ex "bancario" Enzo Petraroli, indicato dall'ex sindaco Marcello Risi su mandato di un ampio gruppo di consiglieri che avrebbe dovuto rappresentare la candidatura capace di unire destra e sinistra in un'ottica anti-melloniana.
Come avevamo ampiamente già intravisto non ha fatto breccia, anzi, ha favorito la discesa in campo di un aspirante alla poltrona di primo cittadino nella sinistra più intransigente. La candidatura di Carlo Falangone ex vice di Risi ha indebolito ulteriormente la proposta di Petraroli.
A sostenere Falangone la sinistra progressista di Cosimo Caputo ed i pentastellati di Casili e dell'onorevole Alemanno. Da Bari si guarderebbe con favore a tale indicazione. Ci si chiede: se Petraroli, uomo di destra ed ex candidato nelle fila azzurre non sfondava a sinistra perchè Falangone dovrebbe farlo a destra?
Petraroli in un governo di emergenza o di salute pubblica avrebbe potuto dare una mano a sistemare i bilanci dell'ente dopo il passaggio del terremoto Mellone e le casse desolatamente vuote. Fare il sindaco significa conoscere il territorio a menadito, essere rappresentativo e riconoscibile trasversalmente, e non avere scheletri nell'armadio. Bisognerebbe in verità poter contare sul crisma della novità in un panorama asfittico e stantio.
RAFFAELE FITTO GUARDA ALLA NASCENTE ALLEANZA - Mentre l'avvocato Cozza ed il biologo Losavio danno segnali, finalmente, di grande apertura verso il dialogo e l'abolizione dei personalismi, pare che anche Raffaele Fitto e Fratelli d'Italia guardino in questa direzione, Mino Frasca procede in solitaria con l'appoggio di Forza Italia e della consigliera Paola Mita (forse sedersi ad un tavolo comune non ne incrinerebbe la visione politica), con il cerino in mano "Partecipa" la lista che fa riferimento all'avvocato Leuzzi, NBC che era anch'essa a favore di Petraroli e Liberal che adesso potrebbe "naturalmente" dirottare su Falangone (La candidatura più a sinistra del lotto), o volgere la prua verso Frasca o sedersi al tavolo programmatico inaugurato dall'avvocato Cozza e dal biologo Pierpaolo Losavio.
Una candidatura a sorpresa, sarebbe l'ennesima dopo le proposte naufragate di imprenditori del calibro di Barbetta, Marra, o di medici come Cerrati o Antonella Vergari, quest'ultima a sostegno di Fitto nella lista "La Puglia Domani", ed alla sua prima esperienza in politica alle regionali dove è riuscita a raccogliere circa un migliaio di preferenze. Una candidatura esterna potrebbe scompaginare ulteriormente i piani ed i giochi. Mai dire mai.