Ho visto tra le innumerevoli candidature al consiglio comunale di Nardò anche una lista che ha scelto di mostrarsi alla città, nel rito dei manifesti elettorali, con la stessa divisa, sullo sfondo una porta ed il green, neanche la politica fosse un hobby o una partita di calcetto. Ritengo l’impegno politico encomiabile e non certo una scampagnata, ma ritengo errato e fuorviante lo spirito in stile “giochi senza frontiere”.
Mi fa piacere vedere frotte di giovani, spesso ignari, catapultarsi e mettere la loro faccia alla mercè della comunità. Vorrei rassicurarli: non si vince nulla, niente ricchi premi in palio, solo spirito di servizio a favore della comunità. I consiglieri non guadagnano nessuno stipendio, solo un modesto rimborso collegato all’attività svolta. Gli stipendi sono appannaggio "solo" di sindaco, assessori e spin doctor. Mi auguro che questa armata brancaleone abbia, non solo le indispensabili qualità umane, ma anche la necessaria competenza. In un’epoca di liquidazione dei Partiti, che facevavo da filtro ed aiutavano nella selezione della classe dirigente, permettetemi di dubitare di competenze copiose.
Leggo slogan vuoti, sciocchi, pretenziosi o inutili come l’espressione: “Nardò è bellissima”, accompagnata da una foto bruttina, per la verità. Verrebbe spontaneo chiedersi, a proposito della beltà della nostra Nardò, se vi sia qualcuno che abbia mai sostenuto il contrario. Leggo: “A servizio della comunità”, forse chi ha scritto voleva intendere “Al servizio”. Si perché “A servizio” fa un po' maggiordomo o donna di servizio. Sottigliezze, tra chi conosce la lingua e chi la ignora. Consiglierei poche parole ed eviterei le citazioni abbondanti e troppo colte anche solo per tentare, faticosamente, di darsi un tono e di distinguersi dalla turba.
Bellissima la foto di un fedelissimo di Mellone con gatto tra le braccia e sfondo nero. E’ storicamente il colore degli "Arditi", delle uniformi dei Legionari di D’Annunzio e delle camicie nere. Ha scelto il silenzio, forse perché si vergogna delle scelte fatte. O magari punta sugli animalisti.
Vorrei rammentare ai corridori che non è una gara a punti, e che una volta portato al capetto la propria quota di consenso familiare e/o amicale, nella gran parte dei casi irrisoria, la vostra mirabolante avventura sarà terminata. Vorrei inoltre consigliarvi di leggere almeno una pagina di un quotidiano locale al giorno, e di dare una scorsa all’albo pretorio dell’Ente anche solo per farvi un’idea rispetto alle cose che vengono approvate, quotidianamente, spesso a casaccio, da parte di questa disinvolta maggioranza.
Ritengo inoltre la legalità la madre di ogni confronto. Ho letto sulla carta stampata dell’apertura da parte della Procura di Lecce - con i pm Roberta Licci, Donatina Buffelli e Maria Vallefuoco - di tre fascicoli d'inchiesta sulle occupazioni abusive di alloggi popolari in provincia, oggetto di più esposti depositati dal portavoce salentino alla Camera dei deputati del M5S, Leonardo Donno. Esposti frutto di richieste di accesso agli atti avanzate nei confronti di Arca Sud, ente gestore degli alloggi, e di specifici episodi dei quali il parlamentare è venuto a conoscenza e che ha subito denunciato. Per amor di correttezza sono intervenuti a riguardo i candidati sindaco Cozza e Losavio. Non ho registrato altri interventi.
“Nell'esposto del 24 novembre dello scorso anno, - afferma il parlamentare pentastellato - ho chiesto di accertare un episodio che, se confermato, sarebbe gravissimo. In una registrazione di chiamata, di cui sono venuto in possesso, una residente di un alloggio popolare neretino riferiva ad un suo interlocutore della presenza di nuovi occupanti abusivi nel suo condominio. Questi ultimi - a dire della donna - sarebbero stati autorizzati ad occupare l'alloggio da un esponente della politica locale, vicino al sindaco Mellone ma non facente parte dell'amministrazione. Non finisce qui. Questo personaggio, anche a valle dell’intervento della Polizia Municipale, avrebbe invitato gli agenti a non procedere con i controlli del caso, consentendo l’accesso indisturbato agli immobili da parte degli occupanti abusivi, previo abbattimento delle porte”. Questo, in sintesi, il contenuto della telefonata di cui Donno è venuto in possesso e che pure ha messo a disposizione degli inquirenti.
Adesso.
Dinanzi a tali notizie sarebbe opportuno un intervento chiarificatore da parte del primo cittadino e magari una bella conferenza stampa. Potrebbe essere l’occasione buona per render nota, con la trasparenza a cui il primo cittadino ci ha abituati, la vicenda dell’occupazione degli alloggi abusivi e lo stato dell’arte degli stessi che pare, ad oggi, siano poco meno di una sessantina. Il sindaco, sempre in prima fila nell’aiuto ai diseredati, si renderà conto che non ci colpirebbe il numero degli alloggi occupati abusivamente ma semmai il numero delle abitazioni, se confermate, che vengono negate a causa di questo deprecabile fenomeno, ai cittadini aventi diritto.
Si faccia portavoce di questa battaglia e ripristini la legalità restituendo un tetto sulla testa alle famiglie bisognose, e noi saremo al suo fianco, raccontandone le eroiche ed epiche gesta! Viceversa, ritiri la sua candidatura e lasci il campo ai più coraggiosi…
M.M.